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Il conflitto Vietnamita


La guerra che si combatté per oltre 10 anni fra il ’64 e il ’75 nel Vietnam rappresentò uno dei momenti di scontro più acuto tra gli USA e il mondo comunista. Gli accordi di Ginevra del ’54 avevano diviso il Vietnam in due repubbliche: quella del Nord, retta dai comunisti di Ho Chi Min; quella del Sud, del regime semidittatoriale del cattolico Ngo Dinh Diem, appoggiato dagli americani. Contro il governo del Sud si sviluppò un movimento di guerriglia (vietkong) guidato dai comunisti e sostenuto dallo stato nordvietnamita. Sotto la presidenza Johnson, la presenza USA in Vietnam si trasformò in aperto intervento bellico. Nel Febbraio ’65 ebbe inizio una serie di violenti bombardamenti contro il territorio del Vietnam del Nord. Di fronte a un nemico inafferrabile che si muoveva tra la popolazione, l’esercito statunitense entrò in una profonda crisi, originata non solo da fattori tecnici ma da un crescente disagio morale.
Il conflitto Vietnamita apparve a larghi settori dell’opinione pubblica come una guerra fondamentalmente ingiusta. Vi furono imponenti manifestazioni di protesta. La svolta della guerra si ebbe all’inizio del ’68 quando i vietkong lanciarono contro le principali città del sud una grande offensiva che mostrò tutta la vitalità della guerriglia proprio nel momento di massimo impegno militare americano. Il successore di Johnson, il repubblicano Nixon, avviò negoziati col Vietnam Nord e ridusse progressivamente l’impegno militare americano, ma nel contempo cercò senza molta fortuna di potenziare l’esercito sudvietnamita e allargò le operazioni belliche agli stati confinanti, Laos e Cambogia, nel tentativo di tagliare ai vietkong le vie di rifornimento. Solo nel gennaio ’73 si firmò a Parigi un armistizio che prevedeva il graduale ritiro delle forze statunitensi. Dopo il ritiro americano la guerra continuò per altri 2 anni finchè il 30 Aprile ’75 i vietkong entrarono a Saigon, capitale del Sud, mentre i membri del governo e il personale dell’ambasciata USA abbandonavano precipitosamente la città. Tutta l’Indocina era così diventata comunista. Gli USA dovettero registrare la prima grande sconfitta di tutta la loro storia.

Tratto da PICCOLO BIGNAMI DI STORIA CONTEMPORANEA di Marco Cappuccini
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