Problema dell'archivio cinema: standard di catalogazione
Per quanto riguarda il campo della catalogazione cinematografica possiamo dire che manca tutto: manca uno standard di catalogazione, mancano riflessioni articolate su esperienze catalogative passate. Manca troppo spesso un prassi anche minima. Sono troppi gli archivi nei quali si confonde ancora la catalogazione con l’esistenza del “catalogo-inventario”del posseduto.
Fino agli anni’60 si potevano prendere ragionevolmente in considerazione 2 livelli di prassi catalogativi: da un lato gli archivi cinematografici e dall’altra parte l’audiovisivo (archivi televisivi). Oggi il panorama è esploso. L’aumento e la diversificazione della domanda rendono la situazione ancora più confusa. La definizione stessa di audiovisivo, di supporto di immagini in movimento è un mistero. Il problema, più o meno negli stessi termini, si presenta identico in tutti i paesi occidentali. Ci siamo ritrovati in un mondo che ha cambiato profondamente le proprie regole, davanti a documenti che hanno cambiato la propria forma, la propria sostanza, il modo in cui vengono fruiti.
Il nodo cruciale del manuale Fiaf è la distinzione fra variante e versione, distinzione che sorregge l’intero castello della schedatura per titolo e per titolo originale. Titolo originale come strumento per porre il film correttamente nel contesto storico-cinematografico, per semplificare la catalogazione, per facilitare la ricerca, per permettere l’immediata comparazione e il restauro, per superare lo scoglio della moltiplicazione dei titoli. I problemi aumentano quando ci avventuriamo nel campo dei generi cinematografici. Ci si trova di front a 2 problemi sostanzialmente diversi:
1) da un lato bisognerebbe trovare uno standard formale (che potrebbe essere redatto sulla falsa riga dell’Isbd) che permetta ad un ricercatore di ritrovarsi abbastanza in una scheda che descriva un film secondo uno stile e una convenzione formale più o meno nota;
2) dall’altro per essere tale, uno standard per la descrizione dei materiali cinematografici, dovrebbe essere costruito solo dopo aver chiarito approfonditamente quelle che possono essere le tipologie degli archivi e delle utenze relative.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Laura Righi
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[Visita la sua tesi: "La complessa psicologia e l'istrionismo dell'Amleto di Laurence Olivier"]
- Università: Università degli Studi di Bologna
- Facoltà: Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo
- Corso: Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo
- Esame: Documentazione del patrimonio audiovisivo
- Docente: Michele Canosa
- Titolo del libro: Il documento audiovisivo: tecniche e metodi per la catalogazione
- Autore del libro: A. Giannarelli, O. Martini e E. Segna
- Editore: Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico
- Anno pubblicazione: 1995
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