Curare insegna molte cose

La cura propone anche agli uomini nuove direzioni di ricerca per non perdere il valore della dimensione privata, la legittimazione all'intimità e alla condivisione, espressione delle emozioni. E alle donne la necessità dell'apprendimento alla cura di sé, la sapienza del saper sempre ritornare a sé, con amore, vincendo le paure e i sensi di colpa, che ogni donna prova nel timore che la cura di sé tolga spazio ai suoi compiti tradizionali rivolti agli altri. Si propone dunque, nei cambiamenti che avvengono nel contemporaneo tra i generi, la possibilità di una tensione positiva e nuova che legittima ad entrare nei luoghi riservati all'altro e all'altra, proibiti dalle norme di genere, senza confusività ed evitando il pericolo di omologazione reciproca. Ne è un esempio la ricerca degli uomini di una paternità diversa rispetto al passato: la necessità di essere padre come figura relazionale, affettiva, educativa nelle relazioni coi figli e non il padre che incarna autorità, potere, ordine e legge. Si tratta di un'occasione per gli uomini di interrogarsi sulla paternità, sui modelli trasmessi, sulla necessità di misurarsi con nuovi desideri e bisogni. Gli uomini provano, per la prima volta nella loro storia, il sentimento dell'esclusione dalla cura, come una perdita, una forma di nostalgia e un desiderio di accedere a ciò che finora si sono prevalentemente negati.