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Le virtù di una virtù


La cura, l'opera delle donne, a partire dell'accudimento materiale dei corpi insegna molte cose, senza segnare separatezza, ma anzi indicando la necessità continua, l'esercizio delle medesime virtù, che derivano dalla cura, nei diversi ambienti, nelle sollecitazioni e risposte che le situazioni, anche estreme, della vita richiedono.
Le molte virtù di cui si compone la virtù della cura, poiché si radicano nell'esperienza vitale, e si formano nella sollecitudine e nell'attenzione ad essa, generano forme diverse di atteggiamenti verso la conoscenza e il sapere, che permettono l'incontro tra vita e pensiero.
Il valore educativo della cura si esprime nelle differenti forme di accesso ai saperi, che ne trasformano gli statuti e le conoscenze, e nelle relazioni pedagogiche tra giovani e adulti. Le qualità di ogni rapporto mutano attraverso l'acquisizione delle attenzioni della cura, che offrono il rispetto di sé, il senso della propria dignità oltre all'ascolto e alla sensibilità verso l'altro. E, con ciò, il coraggio e le iniziali competenze a elaborare un progetto di sé che sono l'obiettivo più alto dell'educare.
L’attenzione agli altri e alla cura di sé nello spazio educativo sono le prime prove del sé relazionale che nel luogo collettivo, in cui le persone hanno compiti e ruoli diversi, apprendi i modi del vivere sociale, il passaggio a forme di nuova moralità.
Le virtù della cura si fondono e trovano una particolare lucidità nelle forme dell’ironia.
Cura e ironia si mescolano nel sentimento d'amore, non escludono o opacizzano il giudizio della donna, ma la aiutano a viverlo con affetto senza negarlo, rendendolo in realtà vivido e indimenticabile, vera sapienza della cura, attraverso la leggerezza che l'ironia offre e consente.

Tratto da NUOVE VIRTÙ di Anna Bosetti
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