L’integrazione lavorativa nei soggetti affetti dalla sindrome di Prader Willi
Il lavoro è proficuo e salutare per i soggetti mentalmente ritardati perché migliora la loro autostima e la loro consapevolezza di essere membri della società. Esistono pochi programmi professionali specifici per questi soggetti.
I programmi lavorativi dovranno valorizzare le doti e le potenzialità di questi soggetti; dovranno essere prevalentemente attività che prevedono la presenza di un controllo. Per l’inserimento di un disabile nel mondo del lavoro devono essere considerati i seguenti punti:
Compiti di adattamento, che includono l’autocontrollo, il controllo degli impulsi, l’adattamento ai cambiamenti.
Compiti funzionali, includono la capacità di sviluppare attitudini innate quali le abilità meccaniche e artistiche e l’uso di attrezzi di lavoro.
Compiti lavorativi, ossia le esperienze accumulate precedentemente.
Per l’impiego dei lavoratori disabili è indispensabile anche una valutazione comportamentale volta ad accertare la presenza o meno di comportamenti di adattamento.
Questi ragazzi presentano una buona coordinazione motoria delle mani e delle dita, buone capacità comunicative e una notevole pazienza.
RICHMOND segnalò che l’orticultura era un’attività che presentava molteplici vantaggi: combina attività fisica a quella cognitiva, sviluppa una certa autonomia nelle decisioni da prendere e facilita la comunicazione.
Inoltre i programmi educativi possono indirizzarsi verso lavori sedentari svolti negli uffici o che prevedono compiti semplici di laboratorio o di cucito. Questi ambienti lavorativi sono ideali, poiché non sono a contatto con il cibo; il denaro deve essere custodito negli armadietti rinchiusi a chiave evitando così comportamenti antisociali. Esistono molti lavori inadatti per queste persone per esempio nelle imprese di pulizia perché hanno pelle delicata, facilmente irritabili, e un’alta soglia del dolore per cui potrebbero non accorgersi di scottarsi con l’acqua bollente.
Continua a leggere:
- Successivo: Progetto per comunità residenziale a orientamento riabilitativo per soggetti con sindrome Prader-Willi
- Precedente: Il sistema scolastico nei soggetti affetti dalla sindrome di Prader Willi
Dettagli appunto:
-
Autore:
Beatrice Segalini
[Visita la sua tesi: "Il panico: un approccio integrato"]
- Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- Facoltà: Psicologia
- Corso: Psicologia
- Esame: Psicologia clinica
- Docente: Enrico Molinari
- Titolo del libro: Clinica psicologica in sindromi rare
- Autore del libro: Enrico Molinari
- Editore: Bollati Boringhieri Collana Nuova didattica
- Anno pubblicazione: 2002
Altri appunti correlati:
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- L'essere adulto e disabile: una sfida difficile nella società
- La lesione al midollo cervicale: un approccio psicologico-riabilitativo
- Inclusione sociale e integrazione socio-sanitaria della disabilità: un confronto tra casi piemontesi
- …E i siblings? Un viaggio nel mondo di fratelli e sorelle di persone con disabilità
- L'autismo infantile
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.