Le emozioni
Le emozioni:
- influenzano la cognizione, la percezione, la memoria, l’apprendimento, l’attenzione e i processi decisionali.- saperle riconoscere e controllare può essere molto benefico per la performance.
- si differenziano dallo stato d’animo perché spesso seguono un evento scatenante ben riconoscibile.
- implicano il coinvolgimento di processi di valutazione, che stabiliscono il significato di uno stimolo rispetto ai nostri scopi.
- comportano cambiamenti a livello soggettivo, fisiologico ed espressivo-comportamentale.
- possedute fin dalla nascita
- distintive e facilmente riconoscibili
- riflessi innati che controlliamo grazie alla razionalità
- associate a reazioni corporee ed espressive ben precise.
- l’esperienza soggettiva di una certa emozione è associata ad una tendenza automatica ad effettuare movimenti legati a quel determinato stato emozionale;
- le emozioni sono associate a disposizioni all’azione, che hanno aumentato la capacità di adattamento delle specie e ne hanno favorito la sopravvivenza in situazioni critiche;
- le emozioni quindi sono stati dell’organismo in cui i sistemi efferenti si innescano per la preparazione all’azione.
- Sistema soggettivo: è il vissuto emozionale di cui l’individuo è consapevole. Influenza la percezione del mondo esterno ed è influenzato a sua volta dalla percezione degli effetti dell’attività autonoma;
- Sistema espressivo-comportamentale: coinvolge risposte motorie espressive, motorie strumentali e tonico-posturali;
- Sistema fisiologico: coinvolge SNC e SNP, che attiva a sua volta SNA, muscoli scheletrici, sistema neuroendocrino e immunitario.
- Sistema soggettivo: svolge la funzione intrasoggettiva, cioè informa l’organismo del suo stato rispetto ai suoi bisogni, scopi e aspettative. È importante nella regolazione delle emozioni, in quanto eventi esterni significativi possono evocare in noi vissuti emozionali che ci portano ad agire in modo inappropriato.
- Sistema espressivo-comportamentale: svolge la funzione intersoggettiva, cioè comunica all’esterno lo stato dell’organismo, attraverso espressioni del volto e del corpo. Questa funzione ci permette di comunicare agli altri un cambiamento nell’ambiente circostante e allo stesso modo, ci permette di utilizzare le risposte espressive altrui per rilevare stimoli significativi.
- Sistema fisiologico: si occupa della funzione di preparare l’organismo all’azione, attraverso l’attivazione di SNA, sistema neuroendocrino e somatico, comportando variazioni di tensione muscolare, frequenza cardiaca, pressione arteriosa e aumento metabolico, il quale porta a processi regolatori come la sudorazione, che ha la funzione di termoregolazione e aumenta la sensibilità tattile.
Teoria periferica di James-Lange, si caratterizza per:
- causalità: in quanto sostiene che l’esperienza emozionale è secondaria alle modificazioni fisiologiche periferiche;- specificità: in quanto sostiene che ad ogni pattern fisiologico corrisponde una specifica emozione.
Secondo questa teoria quindi, uno stimolo esterno causa modificazioni fisiologiche che portano all’esperienza emozionale.
Teoria talamica o centrale di Cannon-Bard, che confuta la teoria precedente, in quanto sostiene:
- l’aspecificità viscerale, in quanto una stessa modificazione fisiologica può avvenire in stati emozionali diversi;- le componenti soggettive e fisiologiche di un’emozione sono simultanee;
- le modificazioni fisiologiche periferiche sono troppo lente rispetto al vissuto soggettivo;
- l’interruzione delle afferenze periferiche al cervello non impedisce la risposta emozionale.
Secondo questa teoria, al centro dell’organizzazione della risposta emozionale c’è il talamo: quindi, uno stimolo esterno agisce sul talamo, il quale regola allo stesso tempo le modificazioni fisiologiche e il vissuto soggettivo.
Questo modello categoriale riprende i concetti delle teorie psico-evoluzioniste, ovvero la visione innatista delle emozioni e il fatto che ogni tipo di emozione primaria sia associata ad una propria struttura fisiologica e psicologica.
*recenti studi hanno esaminato le principali ricerche sulla specificità fisiologica periferica delle emozioni, e hanno scoperto che NON ci sono evidenze che dimostrino una differenziazione fisiologica periferica delle emozioni di base.
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Dettagli appunto:
- Autore: Giulia Bonaccorsi
- Università: Università degli Studi di Parma
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Scienze Motorie
- Esame: PSICOBIOLOGIA
- Docente: Prof.ssa Vera Ferrari, Prof.ssa Lucia Riggio, Prof. Christian Franceschini
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