L’ars amatoria e le opere minori di Ovidio
L’Ars Amatoria è un componimento didascalico di argomento erotico. L’opera è una sorta di trattato sulla seduzione per gli uomini e per le donne. Nel I libro si insegna agli uomini a conquistare le donne, nel II a conservare la donna conquistata, nel III si insegna alle donne a conquistare gli uomini. Questo poema didascalico ha forti collegamenti con la precedente opera, soprattutto nel I libro, dove una lena insegna ad una giovane donna la difficile arte dell’amore. La lena nel poema è evidentemente Ovidio che si appropria delle funzioni di un regista per controllare le mosse dell’alunno. Non più come negli Amores attore – regista, ma solo supervisore dell’operato dell’alunno. Ovidio, a differenza di altri poeti, ammira la lena per la sua malizia, per la sua leggerezza ed ironia, per il suo smagato realismo e se ne appropria. L’amore, ormai ridotto a gioco da condurre con abilità e stile, diventa nel poema un insieme di regole e precetti che il pubblico colto e amante del piacere deve seguire per conquistare l’oggetto del desiderio. Nei suoi tratti di disinvolta spregiudicatezza l’opera ovidiana, tanto avversata dai moralisti antichi e moderni, rappresenta la proclamazione della resa nei confronti della morale dominante. Ovidio certamente critica la tradizionale morale quiritaria ma questa sua critica sottende una richiesta: un certo allentamento dei rigidi costumi augustei, uno spazio libertario (nascosti alla società “perbene”) dove dare libero sfogo alla propria passione: gli amori libertini.
Orazio in fin dei conti cerca, con una soluzione di compromesso, una ricucitura della società augustea con quella elegiaca, che nel suo aureo isolamento, pur criticando la morale augustea, non aveva mai proposto soluzioni al conflitto.
I Medicamina sono un poemetto che parla in difesa della cosmesi. I Remedia Amoris insegnano a liberasi dell’amore, qualora questo sia motivo dio sofferenza o dolore (evidente il richiamo a Lucrezio).
Continua a leggere:
- Successivo: Le heroides di Ovidio
- Precedente: Gli amores di Ovidio
Dettagli appunto:
-
Autore:
Gherardo Fabretti
[Visita la sua tesi: "Le geometrie irrequiete di Fleur Jaeggy"]
[Visita la sua tesi: "Profezie inascoltate: il "Golia" di Giuseppe Antonio Borgese"]
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Lingua e letteratura latina
- Docente: Giovanni Salanitro
- Titolo del libro: Imago Maiorum
- Autore del libro: Giovanni Salanitro
- Editore: CUECM
- Anno pubblicazione: 2010
Altri appunti correlati:
- Letteratura francese I (XVI-XVIII secolo)
- Storia della lingua italiana
- Linguistica Generale
- La vita quotidiana come rappresentazione
- Organizzare musica
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Forme di un sacrificio: Alcesti in Euripide, Yourcenar, Rilke e Raboni
- Ermeneutica estetico-letteraria di Maria Zambrano
- ''Othello'': dal testo shakespeariano all'immagine cinematografica
- Tra le nicchie del tempo e dello spazio: Mariangela Gualtieri e la relazione tra linguaggio poetico e scenico nel Teatro Valdoca
- Il volto femminile della Commedia dell'Arte: l'affermazione dell'attrice tra '500 e '600
Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.
Forse potrebbe interessarti:
Storia della lingua italiana
Gli appunti sono un excursus all'interno della poesia italiana.