Trama di "L'orgoglio degli Amberson"
La storia ricopre un arco temporale di circa venti anni, a cavallo tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, quando la nascente industrializzazione stravolse abitudini consolidate. Il film racconta l’ascesa e il declino degli Amberson, una ricca famiglia di Indianapolis, incapace di accettare e adeguarsi al cambiamento dei tempi e schiacciata, appunto, dal proprio orgoglio.
Isabel Amberson si sposa con il ricco e aristocratico Wilbur Minafer, benché sia innamorata di Eugene Morgan, un giovane ardimentoso che si butta nella nascente industria dell’automobile, ma di origini piccolo borghesi, per questo disprezzato dalla famiglia di lei.
Dopo vent’anni, dopo che il marito è morto, la vedova Amberson si ritrova a vivere con il figlio George, con il vecchio padre, con suo fratello Jack e la cognata Fanny. La storia di orgoglio classista pare destinata a ripetersi quando George si innamora della figlia di Eugene, Lucy. Al tempo stesso però George cerca di impedire qualsiasi tipo di riavvicinamento tra la madre e Eugene e ancora una volta l’orgoglio finisce con il far morire sul nascere una storia d’amore: infatti George si convince che non potrà mai sposare Lucy.
Il rancore e l’orgoglio hanno la meglio un’altra volta, ma Isabel non riesce a sopportare tutto ciò una seconda volta e muore di dolore. In seguito George ha un grave incidente automobilistico: salvatosi per miracolo, il ragazzo chiede perdono a Eugene e si decide a sposare Lucy.
Tratto dal romanzo omonimo di Booth Tarkington, il film fu disconosciuto da Orson Welles per via del rimontaggio del film operato dalla RKO durante l’assenza del regista, partito per il Brasile per curare i sopralluoghi preparativi del documentario It’s all true. Nonostante i tagli e gli interventi posticci di montaggio, L’orgoglio degli Amberson rimane un saggio magistrale e modernissimo nell’uso del tempo e dello spazio cinematografico.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Marco Vincenzo Valerio
[Visita la sua tesi: "La fortuna critica italiana de I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli"]
- Università: Università degli Studi di Milano
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Teoria e analisi del linguaggio cinematografico
- Docente: Elena Dagrada
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