"Quarto potere". Inizio della fine di Kane
L’inizio della fine di Kane è sottolineato dalla presenza dei soffitti che aumentano esponenzialmente dopo che lo scandalo è scoppiato e Kane ha lasciato Emily per Susan. I soffitti finiscono con lo schiacciare Kane e renderlo perfino più basso di Bernstein, simboleggiando quindi in maniera esplicita una decadenza che pare oramai inarrestabile. La vita di Kane è sconvolta, così come saranno sconvolti i suoi rapporti interpersonali, soprattutto con Leland. In una scena vediamo Leland ubriaco recarsi in redazione pronto a confrontarsi con il suo vecchio amico. In questo confronto Welles fa un grande uso del grandangolo, strumento funzionale alla deformazione dei personaggi e all’allungamento della distanza tra loro. L’uso straordinario del grandangolo è evidente nel momento in cui viene inquadrato il polpaccio di Kane e questo risulta essere più grande di Leland che è a pochi passi di distanza. Il polpaccio è sproporzionato così come è stata sproporzionata l’ambizione di Kane, che man mano si avvicina a Leland ritorna a dimensioni normali. Questo esprime simbolicamente il ridimensionamento di un uomo “bigger than life” che deve accettare una serie di sconfitte cocente come la disastrosa sconfitta alle elezioni, la fine del suo primo matrimonio e il fango scandalistico gettatogli addosso dai giornali.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Marco Vincenzo Valerio
[Visita la sua tesi: "La fortuna critica italiana de I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli"]
- Università: Università degli Studi di Milano
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Teoria e analisi del linguaggio cinematografico
- Docente: Elena Dagrada
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