Espressionismo nel cinema tedesco, potere della messa in scena
Il cinema tedesco si propone insieme di porre la cultura artistica, architettonica, teatrale e letteraria al servizio del nuovo medium. Il cinema espressionista effettua una sintesi radicale tra immaginario e stile, realizzando attraverso una valorizzazione particolare del lavoro di messa in scena, una forma espressiva di particolare intensità. Il cinema espressionista è segnato in primo luogo da una ricerca forte sulla configurazione dell’immagine e quindi sullo spazio e sulla scenografia che le inquadrature possono esaltare. Tutti gli elementi della scena che costituiscono il cosiddetto profilmico sono rielaborati in modo artificiale per affermarne l’incisività e la forza espressiva. La messa in scena coordina tutte le componenti per ottenere una forma caratterizzata da una intensità e una vibrazione visiva e spirituale particolari.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Marco Vincenzo Valerio
[Visita la sua tesi: "La fortuna critica italiana de I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli"]
- Università: Università degli Studi di Milano
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Teoria e analisi del linguaggio cinematografico
- Docente: Elena Dagrada
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