Terzo scritto di Gonzaga - Del sentimento, del gusto e del bello
1811, pensiero estetico.
Sentimento : le facoltà agiscono cooperando. Il sentimento sta tra la cieca sensibilità e l’essenza contemplativa. A causa del sentimento l’uomo è buono/cattivo etc… gonzaga si impegna a sostenere il sentimento (da non confondere con sensibilità ed immaginazione)- imitazione e invenzione = divisione delle arti. Ingenuità + accuratezza = arte di riuscire.
Gusto: permette di apprezzare il grado di convenienza e la qualità dell’esecuzione dell’opera d’arte. Spesso è arretrato rispetto alle opere nuove ed originali. Il gusto è influenzato dal grado di esperienza
Bello : ordine. Il buon ordine esalta il soggetto attraverso l’opportuna scelta dei mezzi. L’allievo deve essere libero di esprimersi.
Uomo : fisico + morale + intellettuale e anima + sentimento esterno + sentimento interno. Ultima risorsa = ragione.
Il sentimento ci domina e ci guida, non la ragione. I sentimenti buoni sono i più comuni e utili, e quelli cattivi come collera etc possono avere il loro buon viso
Irascibilità --> coraggio
Voluttà --> amore
Pudore/vergogna --> onore
Ingenuità e sincerità : grazie morali del sentimento. La ragione senza sentimento è sena valore. L’evidenza del cuore non ha bisogno di prove. È facile ingannarsi con tutti i sentimenti. Il sentimento è il centro di unione che riceve le sensazioni, l’immaginazione. tutto passa attraverso quel filtro. Il sentimento, dopo averci reso buona pratica, puo anche renderci felici. L’artista deve seguire passioni vere nelle sue opere. Perché sono le stesse in tutti i temi e in tutti i luoghi. Le passioni fittizie vengono dimenticate. Quale modello naturale può avere l’eloquenza? Il sentimento. Il sentimento che maggiormente aiuta l’artista è il BUON SENSO. Ogni artista sa riconoscere se la sua opera è buona o cattiva. “la sensualità si sviluppa prima del sentimento, e questo prima dello spirito. Così fummo prima selvaggi, poi artisti, infine filosofi” il sentimento ha corrotto la brutalità della sensualità, e lo spirito ha corrotto il sentimento e ha rovinato tutto --> si ricomincia dalla sensualità. Il buon senso deve esserci sempre --> come elevarsi solo con questa risorsa? Il buon senso si applica, approfondisce e penetra fino all’intimo grado dei nostri affetti.
Espressione : emanazione viva del sentimento. Il buon senso rettifica i fantasmi dell’immaginazione --> prudenza nel scegliere gli oggetti e i modelli. L’educazione non basta ma è necessaria a far maturare il talento --> sapere fare buon uso del sapere + avere spirito.
Originalità : qualità che si deve tenere in gran conto, difficile perché prima di noi ci sono stati molti talenti, dipende dalla maniera di sentire dell’aretista.
Artista più originale : si affida a se stesso, ricorre al proprio talento interiore e usa il buon senso.
Invenzione --> uno dei più difficili lavori dell’architetto, ma anche il più brillante --> combinare in modo sconosciuto ciò che è già conosciuto. Tutto ruota sull’esperienza del sentimento. Il tatto forma l’ispirazione, se l’artista ha dei sentimenti bassi e si affida troppo ciecamente non si eleva al nobile. Architettura = arte più patriottica di tutte le belle arti.
Del gusto: sapere assaporare ciò che la natura e l’arte offrono alle nostre facoltà vitali e spirituali, da gustare per il nostro piacere.
Affinare il gusto: avere abilità, talento e genio. L’artista che guarda e si pronuncia sulla sua opera ha il gusto--> senso comune che è proprio di ogni persona. Esercizio del gusto --> sensibilità,applicazione, esercizio e riflessione. L’artista deve assecondare il gusto del pubblico o superarlo (mai inferiore – spiacevole). Pubblico più difficile da accontentare : sensato e curioso, vuole effetto+via+mezzi sconosciuti.
Non ci sono leggi per il gusto. Il bello è preferibile per il gusto. No grazioso, no piacevole. Le buone disposizioni naturali aiutano anche se il buon senso è raro.
Il bello: buon ordine (opportuna scelta dei mezzi, necessità della convenienza, simpatia dei rapporti). Bello morale, sentimentale e intellettuale.
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Dettagli appunto:
- Autore: Silvia Lozza
- Università: Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Titolo del libro: La musica degli occhi, scritti di Pietro Gonzaga
- Autore del libro: Maria Ida Biggi
- Editore: Olschki
- Anno pubblicazione: 2006
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