Secondo scritto di Gonzaga - Informazioni al mio capo
1789: chiamato in Russia come decoratore teatrale, sorprende e spiazza tutti con le sue idee. Il direttore lo attacca per le sue idee e lui decide di continuare da solo --> dimostra la sua bravura.
Apprendistato --> obiettivo = emergere, diventare famoso. Per riuscire servono talento + studio + disposizioni naturali
- Virtuoso dello spettacolo : voleva applausi
- Militare : per brillare in uniforme
- Scenografia con Bibiena : è famoso. Ma quando se ne va non lo segue
- Visentini (Venezia) a pensione da un imitatore del Canaletto --> gli insegna a tracciare gli ornamenti dell’architettura (sta con lui per tre anni)
- Fratelli Galliari: 3 fratelli (architetto, figurista, paesaggista) che erano molto liberi da schemi, quindi Gonzaga è spiazzato --> dopo 5 anni lavora alla sua maniera da solo.
Riceve spettacoli di una certa importanza, ma aveva idee ristrette (basate sugli insegnamenti dei suoi maestri), mantiene una condotto scrupolosa e viene apprezzato dagli artisti e dagli amatori, ma non dal pubblico : umiliato.
Allora si dedica alle opere “meravigliose, grandi e ricche”. Il pubblico ha gusti differenti e ci sono principalmente due tipi, ma bisogna cercare di arrivare a quelli che stanno in mezzo.
Il buon senso : porta al successo i galliari. l’imitazione attira più attenzione perché è qualcosa di già visto (esempio del teatro di Milano)
Arte dell’imitazione: trasportare oggetti dalla realtà alla finzione. Nell’immaginazione è più difficile (sostituire la cosa con la sua apparenza).
Voleva eccellere in pittura : gira l’Italia alla ricerca del bello ideale. Pittura come arte di sostituire l’apparenze alla realtà delle cose visibili.
Architettura : arte che ha lo scopo di creare belle forme e rendere visibile l’idea del bello che non esiste in natura. A teatro è difficile rappresentare edifici.
Scenografia: abbellimento dell’architettura.
Bisogna prestare attenzione alle qualità espressive dell’architettura : imita la natura (esempio della capanna) ma però manca delle curve, inventate dall’uomo. Lo scenografo deve conoscere ed adeguarsi a tutti i sistemi.
Nella scena il luogo dev’essere rapportato all’azione ma si può andare oltre attraverso il rapporto con la musica.
Spettacolo = tempo (musica) + spazio (scenografia) da combinare le une accanto le altre. La scenografia è un’insieme di immagini illusorie, create in modo che la luce veicoli le immagini al pubblico.
Nella scenografia tutto dev’essere sentito, non conosciuto : i ragionatori conoscono,le persone semplici SENTONO (buon senso e attenzione). Molto più facile per lo scenografo ritrarre la natura, inventare la forma per un edificio è l’obiettivo più difficile, ma più glorioso. Lo scenografo ha maggiori vantaggi rispetto a un allievo architetto, perché può praticare di più (l’allievo scenografo dovrebbe fare qualche scenografia, così avrebbe a che fare con oggetti a grandezza naturale).
Diversi tipi di artista :
- ARTISTA: conosce i migliori esempi di esecuzione
- ARTISTA-POETA: sente l’effetto delle cose e le sa trasmettere agli altri
- ARTISTA-FILOSOFO: conosce le cause che producono gli effetti
Questi tre assieme = artista per eccellenza.
TIPI DI ARCHITETTURA:
- greca: poco suscettibili alla varietà di espressione
- romana: più sensibile, apre un catalogo vasto, si adatta alle diverse distinzioni di carattere
- gotica: flessibile all’espressione
- orientale: uso etico
importante la fisionomia della scena (es. nelle chiese l’architettura e le luci infondono rispetto + nobile impiego della decorazione). Non bisogna abusare di grande e ricco.
Consigli agli studenti : pensare con la propria testa, attenersi alle proprie passioni, conoscere e imparare.
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Dettagli appunto:
- Autore: Silvia Lozza
- Università: Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Titolo del libro: La musica degli occhi, scritti di Pietro Gonzaga
- Autore del libro: Maria Ida Biggi
- Editore: Olschki
- Anno pubblicazione: 2006
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