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"Sulla natura" di Anassagora


ANASSAGORA 

Nasce a Clazomene nella Ionia e nel 462 a.C. va ad Atene: qui rimane per trent’anni. Verso il 438 l’indovino e interprete di sogni Diorite fa approvare in Atene un decreto, in base al quale sono processabili coloro che insegnano cose empie sui fenomeni celesti: Anassagora viene allora processato per aver affermato che il sole è un corpo incandescente e la luna un corpo terroso: queste dottrine vennero interpretate come un chiaro attacco alle credenze religiose: accettando queste tesi non si potevano considerare i fenomeni celesti come segni inviati dalla divinità. Il suo trattato Sulla natura veniva venduto a poco prezzo e circolava molto facilmente soprattutto in un periodo di espansione della cultura: il libro allora non era più visto come deposito di un sapere eccezionale che doveva essere occultato ai più (come avveniva con Eraclito).

Tratto da FILOSOFIA ANTICA di Carlo Cilia
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