Pensiero di Diogene di Apollonia
DIOGENE DI APOLLONIA
Operante verso la metà del V secolo scrisse anch’egli un trattato Sulla natura. Ricollegandosi ad Anassimene riconosce nell’aria il principio di tutte le cose: anche nel suo caso determinante è il ruolo della respirazione, identificando inoltre l’aria con l’intelligenza che presiede all’ordinamento del cosmo: essa dispone le cose nel modo migliore possibile. Ma anche Diogene, pur orientandosi per una soluzione monista, è sensibile al problema delle differenziazioni: egli sostiene infatti l’esistenza di infiniti mondi che nascono e si riformano.
Diogene divide altresì il mondo in zone climatiche dove l’aria si presenta in diverse qualità così come gli esseri viventi si presentano in una diversa struttura anatomica: dato che l’intelligenza dipende dalla qualità dell’aria presente, gli uomini si differenziano per la loro intelligenza anche in base al clima in cui vivono. In uno scritto medico intitolato Aria acque luoghi egli suggerisce ai medici che solitamente vanno di città in città a prestare il loro servizio, di tener conto della situazione climatica e geografica in cui si trovano ad operare. Ad esempio in Asia dove non ci sono grandi sbalzi climatici, il clima non influisce eccessivamente sulla struttura corporea degli individui, rendendoli così molli: si intravede qui in un certo senso un tentativo di spiegare la superiorità dei Greci sui Persiani. In Grecia invece, un clima con nette differenziazioni stagionali, gli individui sono sottoposti a repentini mutamenti rendendoli attivi e desti.
Infine il filosofo dà parecchia importanza al nomos ossia alle istituzioni: il dispotismo coopera con il clima a rendere gli orientali inetti e con nessun tipo di interesse a combattere per il despota: i Greci invece sono più desti per la salvaguardia della loro libertà.
Infine il filosofo dà parecchia importanza al nomos ossia alle istituzioni: il dispotismo coopera con il clima a rendere gli orientali inetti e con nessun tipo di interesse a combattere per il despota: i Greci invece sono più desti per la salvaguardia della loro libertà.
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Dettagli appunto:
- Autore: Carlo Cilia
- Università: Università degli Studi di Catania
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Esame: Filosofia antica
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