Riforme nel diritto inglese nella seconda metà del XIX secolo
Le corti di Westminster e la Chancery Court amministrano la giustizia civile di maggior valore economico e la giustizia penale relativa ai reati più gravi.
Accanto a loro, l’Admiralty Court e le corti ecclesiastiche amministrano il terzo sistema di diritto che caratterizza, nella sua evoluzione, l’ordinamento inglese: il sistema ispirato alla civil law.
Diversa è invece la situazione con riferimento alla c.d. giustizia minore.
In particolare, la situazione concernente la giustizia civile non può dirsi in origine molto avanzata se si riflette sul fatto che le controversie civili di modesto valore economico sono attribuite alla competenza delle county courts solo nel 1846.
Sino ad allora, non disponendo i poveri di beni mobili o immobili, questi avvertono scarsamente il bisogni di adire le corti superiori.
Le cause penali relative ai reati meno gravi sono, invece, di competenza del Justice of the Peace fin dal lontano 1361.
Agli inizi del XIX secolo vi è dunque ancora in Inghilterra una notevole tendenza verso la centralizzazione della giustizia civile, man mano che declina l’importanza delle corti locali, ed una opposta tendenza alla decentralizzazione della giustizia penale, man mano che vengono estesi i poteri e le attribuzioni dei giudici di pace.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Sistemi Giuridici Comparati, a.a. 2006/2007
- Titolo del libro: "La tradizione giuridica occidentale" e "Diritto consuetudinario albanese"
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