I Judicature Acts (1873-1875): il rule making power e le nuove regole processuali
Una conseguenza necessaria del rinnovo delle strutture giudiziarie è l’emanazione di nuove regole processuali che vengono indicate nel primo allegato del Judicature Act del 1875.
In esso si prevede tuttavia che la concreta regolamentazione del processo possa essere effettuata mediante “rules of court” formulate, ogni volta che se ne presenti la necessità, da apposite commissioni composte da giudici ed avvocati, le cui proposte possono essere approvate o respinte, ma non modificate dal Parlamento.
E’ questo il rule making power delle corti inglesi.
Lo spirito delle nuove regole emanate nel 1883, è di assicurare l’uniformità, la semplicità e l’efficace dei procedimenti, eliminando dunque ogni obsoleto tecnicismo.
Soprattutto, viene riformato il sistema dei writs ottenendo una notevolissima semplificazione della procedura presso tutte le corti.
Sono infatti abolite le forme di azione e i numerosi writs vengono sostituiti da un unico “writ of summons”.
Ciò ha prodotto il vantaggioso risultato di non far più dipendere il successo dell’azione principalmente dalla sua corretta impostazione iniziale.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Sistemi Giuridici Comparati, a.a. 2006/2007
- Titolo del libro: "La tradizione giuridica occidentale" e "Diritto consuetudinario albanese"
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