I giudici delle corti reali nell'ordinamento giuridico inglese
Le corti reali vedono precocemente la presenza di giudici professionisti i quali, sono scelti tra i serjeants at law.
A partire poi dal XIV secolo si è consolidata la consuetudine di reclutare i giudici inglesi fra le file degli avvocati più prestigiosi.
Storicamente i giudici superiori inglesi (i giudici, cioè, della High Court, della Court of Appeal e della House of Lords) erano nominati dalla Corona su proposta del Lord Chancellor (o nel caso delle corti delle impugnazioni e dei capi delle corti, formalmente su proposta del ministro).
Da quanto appena detto appare che il Lord Chancellor era, fino al Constitutional Reform Act del 2005, in pratica il solo incaricato della nomina di tutti i giudici e dunque massimo responsabile per l’ordine giudiziario inglese.
Ma non può sfuggire che la figura del Lord Chancellor se da un lato godeva di grandissimo prestigio, dall’altro costituiva anche una notevole anomalia nel sistema inglese.
Esso infatti, a ben guardare, partecipava di tutte le funzioni di governo, nominava i giudici ed era egli stesso giudice.
Era membro del Governo e dunque una figura squisitamente politica che restava in carica fin quando il gabinetto godeva della fiducia del Parlamento
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Sistemi Giuridici Comparati, a.a. 2006/2007
- Titolo del libro: "La tradizione giuridica occidentale" e "Diritto consuetudinario albanese"
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