Gerarchia delle fonti giuridiche: le consuetudini
Il monopolio acquisito dal legislatore sulla produzione normativa ha relegato sullo sfondo, in una posizione marginale la consuetudine.
La marginalità del diritto consuetudinario è dimostrata dal fatto che è ovunque esclusa validità di fonte legale alle consuetudini contra legem.
E’ ovunque invece riconosciuta la consuetudine c.d. secondum legem, la consuetudine cui la legge espressamente rinvia.
Discussa è infine la validità della consuetudine praeter legem, riguardante cioè materie non regolate dalla legge: probabilmente essa è consentita dall’art. 8 delle nostre Preleggi.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Sistemi Giuridici Comparati, a.a. 2006/2007
- Titolo del libro: "La tradizione giuridica occidentale" e "Diritto consuetudinario albanese"
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