Lesioni da radiazioni ionizzanti nella medicina legale
Determinano importanti effetti lesivi a carico di vari organi e apparati.
L’azione lesiva si esercita attraverso l’interferenza sulla replicazione del DNA e la mitosi cellulare.
A questa si associa un’azione indiretta dei numerosi ioni e radicali liberi prodotti, che entrano in circolo e sono in grado di interagire con strutture cellulare non direttamente colpite dall’irradiazione.
Gli effetti sono maggiori se la dose di radiazioni è elevata, se queste hanno caratteristiche altamente penetranti, se la durata di esposizione è stata unica e prolungata, se le radiazioni hanno investito un’ampia superficie corporea, se sono stati interessati tessuti altamente radiosensibili.
In base al tempo di insorgenza è possibile distinguere le lesioni in immediate e tardive: le prime insorgono a breve distanza di tempo o addirittura nel corso dell’irradiazione, le seconde si manifestano dopo un certo lasso di tempo ponendo ardui problemi medico legali in ordine all’ammissibilità del rapporto causale.
Le lesioni che possono prodursi sono sia locali che generali.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Medicina Legale, a.a. 2008/2009
- Titolo del libro: Compendio di medicina legale
- Autore del libro: L. Macchiarelli, P. Arbarello, G. Cave Boni, N.M. Di Luca e T. Feola
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