Lesioni locali nella medicina legale
I tessuti maggiormente interessati a causa dell’elevata radiosensibilità sono la cute, il sangue, gli organi emopoietici, le ghiandole sessuali:
1. Lesioni cutanee.
Sono certamente fra le più frequenti, dato che prima di interessare gli organi interni, le radiazioni attraversano la cute.
Sono rappresentate dalle radiodermiti, che possono essere acute o croniche: quelle acute possono essere di varia gravità, dalla lesione eritematosa fino alla necrosi passando per forme bollose ed ulcerose; quelle croniche originano, con latenza variabile, dall’esposizione ripetuta a piccole dosi di radiazioni ionizzanti e possono evolvere in patologie tumorali.
2. Lesioni delle mucose.
Gli epiteli di rivestimento sono molto sensibili alle radiazioni ionizzanti; le lesioni più frequenti, di tipo ulcerativo o necrotico, riguardano il cavo orale, la laringe, la trachea, il tubo gastro-intestinale, la vescica.
Il potere mutageno e cancerogeno delle radiazioni ionizzanti può inoltre provocare insorgenza di neoplasie maligne.
3. Lesioni dell’apparato riproduttivo.
Nel maschio si determina arresto della spermatogenesi, ne consegue una sterilità più o meno duratura; nella femmina le ovaie perdono i follicoli e cessano l’ovulazione; l’utero gravido, se il radiato nei primi mesi di gravidanza, va incontro ad aborto, successivamente si possono avere danni fetali.
4. Lesioni del tessuto emopoietico e delle cellule del sangue.
Si osservano, dopo un periodo di latenza che può variare da pochi mesi a parecchi anni, vari quadri morbosi, in genere gravi, costituiti da anemie aplastiche, leucopenie, trombocitopenie, leucemie: tutto il sistema linfatico e anche la milza sono vulnerabili all’irradiazione.
5. Lesioni osteoarticolari e muscolari.
L’osso e la cartilagine sono dotati di una buona resistenza alle radiazioni nel momento in cui lo sviluppo è completo; in fase evolutiva sono invece danneggiati dall’azione delle radiazioni ionizzanti: si possono così osservare osteiti, necrosi, disturbi dell’accrescimento.
I muscoli possono subire una sclerosi retrattile.
6. Lesioni oculari.
Possono osservarsi congiuntiviti, ulcerazioni corneali, e tardivamente anche formazione di cataratta.
7. Lesioni del sistema nervoso centrale.
L’encefalo adulto è scarsamente sensibile all’irradiazione, i danni talora riscontrati sono spesso conseguenza di alterazioni vasali.
8. Lesioni delle ghiandole endocrine.
Irradiazioni con dosi deboli hanno un effetto stimolante su ipofisi, tiroide, pancreas e surrenali, dosi elevate possono determinare alterazioni degenerative e necrotiche dei parenchimi.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Medicina Legale, a.a. 2008/2009
- Titolo del libro: Compendio di medicina legale
- Autore del libro: L. Macchiarelli, P. Arbarello, G. Cave Boni, N.M. Di Luca e T. Feola
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