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L. 36/2001: legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici e elettromagnetici


Si disciplina il limite di esposizioni individuale a campi elettrici, magnetici e elettromagnetici: l’oggetto specifico della legge riguarda gli impianti, i sistemi e le apparecchiature per usi civili o militari che possano comportare rischi per la salute dei lavoratori o della popolazione esposti a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici con frequenze tra 0 Hz e 300 GHz.
Nonostante la perdurante incertezza scientifica sulla lesività dell’esposizione a campi elettrici, magnetici e elettromagnetici, l’orientamento della giurisprudenza pare maggiormente orientato verso le pronunce di inibitoria alla costruzione o rimozione di tralicci e impianti generatori di onde e campi elettromagnetici.
La nuova l. 36/2001 sancisce finalmente l’importantissimo principio di cautela, contenuto nel Trattato dell’Unione Europea: esso afferma che non spetta al cittadino dover dimostrare che una determinata situazione ambientale, in questo caso l’emissioni di elettrosmog, fa male alla salute, ma sta a chi si rende responsabile di diffondere questo tipo di rischio dimostrare che esso non esiste e che l’innovazione è sicura.
La legge prevede inoltre l’istituzione di un catasto che avrà il compito di effettuare il censimento delle antenne che servirà a creare delle fasce di rispetto tenendo le abitazioni lontane dai siti di trasmissione.
Sarà dato largo spazio all’informazione che alla tutela dei consumatori.

Tratto da MEDICINA LEGALE di Stefano Civitelli
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