La parte civile: legittimazione
Stabilisce l’art. 185 cp che ogni reato obbliga alle restituzioni e, quando abbia cagionato anche un danno patrimoniale o non patrimoniale, al risarcimento. Quindi un’unica condotta può presentare due diversi profili di illiceità, nel settore penalistico e civilistico. L’art. 74 cpp prevede che, al verificarsi di tale eventualità, il soggetto al quale il reato ha recato danno ovvero i suoi successori universali possono esercitare nel processo penale l’azione civile per le restituzioni e per il risarcimento del danno di cui all’art. 185 cp. È in questa disposizione che trova legittimazione la parte civile, che può essere anche soggetto diverso dal titolare del bene giuridico protetto dalla norma penale. Può essere non solo una persona fisica, ma anche un ente o un’associazione dotati di personalità giuridica, o una figura soggettiva non personificata (ad es associazione non riconosciuta, comitato). A costoro vanno aggiunti i loro successori universali, nelle ipotesi di successione mortis causa o per causa diversa, e successione a titolo universale tra enti.
La pretesa risarcitoria avanzata dalla parte civile può investire sia il danno patrimoniale consistente nella perdita, distruzione o danneggiamento di un bene facente parte del patrimonio del soggetto (danno emergente) o nella perdita di un guadagno (lucro cessante), danno commisurabile economicamente, sia il danno non patrimoniale (danno morale) consistente nell’ingiusto turbamento psichico che subisce la persona in conseguenza dell’illecito patito.
La legittimazione della parte civile non può prescindere da due presupposti: a) chi nutre un’aspirazione al risarcimento deve aver subito un danno diretto e immediato dall’azione od omissione del soggetto attivo del reato; b) deve essere rimasta lesa una situazione personale classificabile come diritto soggettivo, con esclusione di situazioni di mero interesse o interesse legittimo.
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Autore:
Gianfranco Fettolini
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- Università: Università degli Studi di Brescia
- Facoltà: Giurisprudenza
- Corso: Giurisprudenza
- Esame: Diritto Processuale Penale
- Docente: Alessandro Bernasconi
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