Elenco appunti esame Diritto Processuale Penale
Le prove nel processo penale
Gli appunti forniscono la definizione di "thema probandum", quale campo di indagine in ordine al quale ruota il processo penale.
Si passa poi ad una classificazione dei mezzi di prova: tipici ed atipici.
I primi rigidamente disciplinati dal codice, i secondi rimessi alla discrezionalità del giudice.
Si argomenta poi in ordine al diritto alla prova ed al principio del contraddittorio come modalità di acquisizione della prova nel dibattimento: il fascicolo del dibattimento.
I paragrafi successivi sono più ampiamente dedicati ad un'analisi specifica dei singoli mezzi di prova.
Viene analizzata la testimonianza, con le proprie caratteristiche di prova orale, diretta o indiretta a seconda dei casi.
Si discute in ordine all'obbligo di rendere la testimonianza, con le relative eccezioni: i divieti probatori e le esenzioni dal deporre.
Si passa all'esame delle parti e al confronto delle stesse.
Viene poi descritta la perizia.
Infine si descrive la prova documentale e la sua acquisizione de plano al processo.
Infine ci si dedica, non ai mezzi di prova, ma ai mezzi di ricerca della prova: ispezioni e perquisizioni di luoghi e persone con i relativi limiti, doveri per l'esperente e obblighi da rispettare.
Si argomenta poi in ordine al sequestro probatorio, quale misura volta alla tutela della necessità di garantire che la prova si conservi per il futuro processo.
Autore:
Gianfranco Fettolini
Facoltà: Giurisprudenza
Università: Università degli Studi di Brescia
Corso: Giurisprudenza
Docente: Alessandro Bernasconi
Le misure cautelari
In questi appunti, dopo una panoramica generale sulle misure cautelari, sulla loro funzione e classificazione, si comincia con la distinzione tra misure cautelari reali e personali. Le prime hanno ad oggetto la res, le seconde riguardano la persona. Evidentemente parlare di misure cautelari comporta la necessità di dover parlare di tutela del diritto alla libertà personale, confine che le misure cautelari, ma soprattuto la scelta del giudicante in ordine alla misura da applicare, sono chiamati a considerare. La riparazione per ingiusta detenzione non è altro che il corollario di quanto si è appena detto. Infine si procede alla descrizione della misure cautelari reali: il sequestro conservativo ed il sequestro preventivo.
Autore:
Gianfranco Fettolini
Facoltà: Giurisprudenza
Università: Università degli Studi di Brescia
Corso: Giurisprudenza
Docente: Alessandro Bernasconi
Le indagini preliminari e l'udienza preliminare
Gli appunti trattano dell'avvio del procedimento penale, sin dall'acquisizione della notizia di reato. Argomenti affrontati:
• Viene definita la querela, quale condizione di procedibilità per i reati non perseguibili d'ufficio
• Viene descritto il ruolo determinante del pubblico ministero in sede di indagini preliminari, con il conseguente obbligo di segretezza che ruota intorno alle stesse e ciò sino allo loro chiusura
• Si considera poi, al contempo, il forte ruolo svolto in tale fase dalla polizia giudiziaria, quale organo delegato allo svolgimento di atti di indagine
• Successivamente ci si occupa, nello specifico, del ruolo svolto dal pubblico ministero all'interno delle indagini preliminari, con particolare attenzione alle ipotesi di arresto e fermo, analizzando le modalità di documentazione degli atti di indagine svolti dal pubblico ministero
• Viene introdotta la figura del giudice per le indagini preliminari, quale organo posto a tutela dei diritti delle parti che vi sono coinvolte, oltre che autorizzativo per gli atti che il pubblico ministero non può svolgere autonomamente. In particolare si fa riferimento agli atti di incidente probatorio, atti in cui si procede ante dibattimento alla formazione di una prova, che verrà poi utilizzata nel futuro processo
• Ci si occupa delle investigazioni difensive. Infatti se è vero che sussiste il principio di non colpevolezza sino a condanna definitiva, è altrettanto vero che, giusto il diritto di difesa, anche la parte ha la possibilità di raccogliere elementi a proprio favore, elementi che, poi, potranno confluire all'attenzione del giudice, giusto il loro inserimento nel fascicolo
• Ci si occupa dei possibili epiloghi conseguenti alla chiusura delle indagini preliminari: dall'archiviazione all'esercizio dell'azione penale. Con la richiesta di rinvio a giudizio si parla, definitivamente, di imputato
• Ci si occupa dell'udienza preliminare, quale fase processuale direttamente conseguente alla richiesta di rinvio a giudizio.
Presiede tale fase il giudice dell'udienza preliminare.
Possibili epiloghi di tale fase consistono nella sentenza di non luogo a procedere ovvero nel decreto che dispone il giudizio
Autore:
Gianfranco Fettolini
Facoltà: Giurisprudenza
Università: Università degli Studi di Brescia
Corso: Giurisprudenza
Docente: Alessandro Bernasconi
I procedimenti speciali nel diritto processuale penale
Gli appunti descrivono in via introduttiva i procedimenti speciali.
Le finalità dei procedimenti speciali sono di due tipi: deflattiva e anticipatoria del dibattimento.
Viene analizzato il giudizio abbreviato ed il procedimento per decreto quali procedimenti speciali aventi finalità di deflazione del dibattimento.
Resta naturalmente ferma per la parte la possibilità di presentare opposizione in sede di procedimento per decreto, chiedendo il dibattimento.
Successivamente ci si occupa del procedimenti speciali del giudizio direttissimo e del giudizio immediato, quali modalità di anticipazione del dibattimento, con finalità beneficiale, per poi parlare dell'applicazione della pena su richiesta delle parti, meglio nota come patteggiamento.
Autore:
Gianfranco Fettolini
Facoltà: Giurisprudenza
Università: Università degli Studi di Brescia
Corso: Giurisprudenza
Docente: Alessandro Bernasconi
I procedimenti per i reati di cognizione del tribunale monocratico e del giudice di pace
Il legislatore in ottica di deflazione del carico in essere presso il Tribunale in composizione collegiale, ha ritenuto di attribuire particolari reati, di entità e rilievo sociale contenuti alla cognizione del tribunale monocratico (un solo giudice) e del giudice di pace (organo non togato ma nominato in via onoraria). Gli appunti, oltre a descrivere la tipologia di reti rimessi alla richiamata cognizione, si occupano di individuare le particolarità dei procedimenti che avanti a tali giudici si vanno svolgendo.
Autore:
Gianfranco Fettolini
Facoltà: Giurisprudenza
Università: Università degli Studi di Brescia
Corso: Giurisprudenza
Docente: Alessandro Bernasconi
Le Impugnazioni
Gli appunti si occupano del mezzo di impugnazione per antonomasia: l'appello. L'appello si svolge avanti alla corte d'appello o, per i reati rimessi alla corte d'assise, alla corte d'assise d'appello. Vengono descritte le modalità di introduzione, svolgimento e possibili epiloghi del giudizio di appello. In seguito viene affrontato il tema del ricorso per cassazione, quale giudizio di impugnazione a critica vincolata e di legittimità. Infine si descrivono le modalità di introduzione, svolgimento e possibili epiloghi del ricorso per cassazione.
Autore:
Gianfranco Fettolini
Facoltà: Giurisprudenza
Università: Università degli Studi di Brescia
Corso: Giurisprudenza
Docente: Alessandro Bernasconi
Il diritto processuale penale e il processo penale. L'esecuzione
Gli appunti si occupano sella fase successiva alla condanna, fase in cui si da corso all'esecuzione della pena.
Organo giusdicente è il giudice dell'esecuzione, coadiuvato dal tribunale del riesame.
Argomenti affrontati:
• Il giudicato penale e la revisione
• L'"irrevocabilità" del provvedimento giurisdizionale come presupposto per il formarsi del giudicato
• Intangibilità del giudicato e suoi limiti
• Le funzioni del giudicato penale. La funzione negativa: il divieto di ne bis in idem
• Conseguenze derivanti dalla regola del bis in idem
• Deroghe (apparenti) al divieto di bis in idem
• Funzione positiva del giudicato penale
• a) il vincolo nei giudizi civili e amministrativi di danno, nascente dalla sentenza di condanna
• b) il vincolo nei giudizi civile e amministrativi di danno, nascente dalla sentenza di assoluzione
• c) il vincolo in altri giudizi civili o amministrativi
• d) il vincolo nel giudizi disciplinare
• L'impugnazione del giudicato: la revisione come rimedio straordinario
• I casi di revisione: a) le fattispecie tradizionali indicate nell'art. 630 cpp; b) la revisione in peius
• Il procedimento di revisione
• La riparazione dell'errore giudiziario
• La revisione a seguito di sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo sulla violazione delle regole del fair process nel processo interno: la sentenza 113/2011 della Corte Costituzionale
• "Esecutività", "eseguibilità", "esecuzione" del provvedimento giurisdizionale penale
• Il titolo esecutivo penale
• Il PM organo promotore dell'esecuzione
• Le modalità dell'esecuzione
• La determinazione del cumulo di pene concorrenti
• Il giudice dell'esecuzione
• L'individuazione del giudice competente per l'esecuzione
• Le questioni attribuite alla competenza del giudice dell'esecuzione:
a) l'esecuzione della sentenza in caso di giudicati contrastanti
b) le questioni riguardanti il titolo esecutivo
c) l'applicazione della disciplina del concorso formale e della continuazione di reati
d) altre questioni di competenza del giudice dell'esecuzione
• Il processo ordinario di esecuzione
• Procedimenti particolari
• Magistratura di sorveglianza
• Organi della magistratura di sorveglianza e competenza per materia
• Competenza per territorio
• Provvedimenti in materia di sicurezza
• Provvedimenti in materia di liberazione condizionale
• Provvedimenti in materia di riabilitazione
• Provvedimenti in materia di differimento dell'esecuzione delle pene detentive e delle sanzioni sostitutive
• Il procedimento di sorveglianza
• L'esecuzione dei provvedimenti emessi dalla magistratura di sorveglianza
• Attribuzione del magistrato di sorveglianza in materia di concessione di grazia
Autore:
Gianfranco Fettolini
Facoltà: Giurisprudenza
Università: Università degli Studi di Brescia
Corso: Giurisprudenza
Docente: Alessandro Bernasconi