Teoria della causalità umana: definizione
Teoria della causalità umana: definizione
Definizione:
Tale teoria (Antolisei) nasce per ovviare ai limiti della teoria della causalità adeguata.
Antolisei ritiene che esista una sfera d’azione che l’uomo può dominare in virtù dei suoi poteri conoscitivi e volitivi; perciò, solo i risultati che rientrano in questa sfera possono considerarsi causati dall’uomo, perché, se anche egli non li ha voluti, era cmq in grado di impedirli.
Ciò che sfugge al controllo dell’uomo è, invece, quel fatto che ha una probabilità minima di verificarsi, ovvero il fatto eccezionale.
quindi => per l’esistenza del rapporto di causalità è necessario che l’uomo abbia posto in essere una condizione dell’evento e che quest’ultimo non sia il risualtato del concorso di fattori eccezionali.
Critiche e limiti:
Tale teoria non riesce a superare i problemi dogmatici posti dalla teoria condizionalistica, relativi alla indimostrabilità del nesso causale nel caso in cui non si conosca a priori l’idoneità della condizione a cagionare il fatto.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Beatrice Cruccolini
[Visita la sua tesi: "La commercializzazione a distanza di servizi finanziari ai consumatori"]
- Università: Università degli Studi di Perugia
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto Penale
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