La descrizione dell’evento e la concretizzazione delle leggi di copertura
Le leggi causali sono astratte. Esse esprimono infatti la generalizzazione di una successione regolare tra accadimenti naturali, ed è proprio astraendo dalle caratteristiche che conferiscono la concreta irripetibilità agli accadimenti considerati.
Anche le leggi prescrittive sono formulate in termini astratti, poiché non esauriscono la loro portata regolativi in rapporto a questo quel comportamento concretamente individuato hic et nunc, essendo piuttosto orientate a disciplinare comportamenti futuri individuabili solo attraverso generalizzazione concettuale. Tutte le leggi (scientifiche e prescrittive) sono elaborate per essere applicate ai casi concreti, l’unica differenza decisiva tra queste 2 specie di leggi riguarda => il passaggio dall’astratto al concreto:
mentre l’applicazione di una norma prescrittiva deve prescindere da tutte le caratteristiche concrete qualificabili come irrilevanti in quanto non considerate dalla lex nella descrizione della fattispecie;
l’applicazione di una lex causale non può, invece, prescindere da uno sforzo di accertamento in concreto delle condizioni necessarie alla produzione di quell’evento storico (hic et nunc), poiché la spiegazione causale dell’evento muta, e la lex causale di riferimento muta altresì, con il variare del contesto fattuale di riferimento. Es. un colpo di bastone può spiegare la frattura del cranio di un infante, ma non quella di un uomo adulto e sano.
In pratica => la spiegazione causale degli eventi naturali, pur avvenendo necessariamente attraverso leggi dotate del carattere dell’astrattezza, deve tuttavia muoversi nella concretezza del contesto in cui si è prodotto l’evento hic et nunc.
L'esigenza di concretezza
L’esigenza di concretezza si pone ad un triplice livello affinché il modello di spiegazione scientifica degli accadimenti naturalistici possa trovare applicazione:
A livello dell’evento stesso => cioè il giudice deve assumere l’evento non già per come esso corrisponde a quello descritto nella fattispecie astratta, ma nella sua concretezza, come esso si presenta hic et nunc nel contesto concreto della sua effettiva verificazione (c.d. descrizione dell’evento).Il giudice, quando procede alla descrizione dell’evento, effettua una selezione delle note caratteristiche di quell’accadimento sulla base di una prima provvisoria ipotesi applicativa di leggi causali, destinate a trovare poi la conferma o le necessarie correzioni nella ricerca della spiegazione causale.
Necessità di avere un quadro delle condizioni necessarie sufficientemente ampio da consentire l’individuazione di condotte umane anche “lontane” dall’evento ma nei confronti delle quali sia possibile e doveroso il giudizio di imputazione.
Es. la perdita di un arto può essere la conseguenza immediata di un intervento chirurgico, ma il giudice deve anche considerare eventuali condotte antecedenti all’imputazione chirurgica, es. un incidente stradale.
Necessità di una corretta applicazione delle leggi causali => infatti, la spiegazione causale di un evento può mutare a seconda dei fattori condizionanti conosciuti e presi in considerazione.
Tutte le volte in cui sia possibile, il giudice deve ricostruire nella sua completezza la catena causale che ha prodotto l’evento.
L’individuazione del numero maggiore possibile di condizione necessarie consente sia di utilizzare leggi scientifiche dotate di un + alto grado di probabilità sia di ridurre il margine di dubbio sulla possibile operatività di serie causali alternative.
L’impossibilità di spiegare la produzione di un evento attraverso al completa e puntuale ricostruzione della serie causale può dipendere:
o dalla inesistenza di leggi scientifiche perfezionate capaci di orientare nella ricerca dei fattori causali => in tale caso la soluzione dipende dalla scelta di principio in ordine alla legittimità o meno di utilizzare leggi scientifiche caratterizzate da una probabilità non prossima alla certezza e di condannare anche senza che sia possibile escludere l’intervento di serie causali alternative.
o dalla scarsità materiale fattuale insufficiente a fornire la prova di uno o + fattori condizionanti => in tale caso si dovrà escludere la responsabilità per difetto di prova adeguata del fatto storico.
Esigenza di astrattezza
All’esigenza di concretezza si contrappone un’esigenza di astrattezza nell’applicazione delle leggi scientifiche di spiegazione causale dell’evento:
1-le leggi scientifiche esprimono una regolarità tra accadimenti della natura e tale regolarità implica che la lex colleghi accadimenti non già irripetibili, singolari, ma “dello stesso tipo”;
2-è proprio la funzione svolta dalla lex causale nell’individuazione di un elemento di fattispecie che spiega l’esigenza di astrattezza.
Infatti, il giudice, quando accerta il rapporto di causalità, non è chiamato a dare la descrizione completa della sequenza degli accadimenti come essi si sono svolti: egli deve piuttosto applicare una norma di comportamento che, come tale, si dirige ai consociati prospettando loro un modello di azione, e dunque questo modello comportamentale sarà costruito (se reati di evento) sulla base della regolarità esistente tra certi tipi di condotta e certi tipi di evento corrispondenti a quelli descritti dalla fattispecie.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Beatrice Cruccolini
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- Università: Università degli Studi di Perugia
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto Penale
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