Caratteristiche delle leggi scientifiche di copertura
Il procedimento di eliminazione controfattuale utilizza dei parametri scientifici concernenti la regolarità degli accadimenti naturali => si tratta delle c.d. leggi scientifiche di copertura, cioè di spiegazione causale dei fenomeni naturali.
Esse esprimono la generalizzazione di una successione regolare, verificata e confermata scientificamente ed empiricamente, tra uno o + antecedenti e una o + conseguenze. È solo la conoscenza di tali leggi scientifiche che può far funzionare il giudizio controfattuale di eliminazione mentale.
Le leggi scientifiche possono essere formulate in modo + o meno dettagliato a seconda della quantità di condizioni concorrenti che esse prendono, espressamente o tacitamente, in considerazione. Infatti esse si distinguono in 2 specie: universali – probabilistiche, a seconda che ricolleghino un certo evento ad un determinato antecedente in termini di certezza (non essendo finora quella successione mai stata smentita) oppure manchi una verifica al 100% di quella successione tra i 2 termini considerati.
Il fascio di condizioni sconosciute determina la possibilità di una variazione del decorso causale.
Ci si chiede, perciò, se l’esigenza di certezza del diritto penale consenta di aver a che fare solo con leggi universali o anche con quelle probabilistiche.
Dato che l’elemento “naturalistico” del nesso causale ha in realtà una consistenza + conoscitiva che fisica, e quindi il carattere probabilistico della legge scientifica non significa incertezza sull’esistenza di un nesso causale concepito come “dato” in sé fisicamente preordinato, ma solo un diverso tipo di conoscenza causale, si osserva che:
a rigore la certezza delle leggi universali deriva dalla mancanza di smentite alla regolarità della successione tra 2 eventi, così che alla fine anche quelle universali sono in realtà probabilistiche, ma presentano un altissimo grado di probabilità;
è ovvio che l’ineliminabile finitezza dell’umana conoscenza rende inevitabile quella componente di probabilità connessa alla sconoscenza di una quota delle condizioni necessarie => perciò si conclude con l’ammissibilità e utilizzabilità delle leggi scientifiche probabilistiche.
Oggi è tuttavia molto vivo il dibattito se sia legittimo fondare la responsabilità per l’evento prodotto su una probabilità che non sia “prossima alla certezza” => la giurisprudenza della Corte di Cassazione ritiene affermabile il nesso causale nonostante l’assenza di una probabilità di condizionamento “prossima alla certezza” nelle ip. in cui la lex scientifica rimane l’unica possibilità per dare una “plausibile” copertura scientifica alla spiegazione causale dell’evento.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Beatrice Cruccolini
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- Università: Università degli Studi di Perugia
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto Penale
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