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Le forme di esercizio collettivo dell’impresa diverse dalla società


Possono esservi casi di esercizio collettivo dell’impresa diversi dalla società.
Lo statuto loro applicabile è analogo a quello dell’imprenditore individuale: la discriminante sta nel tipo di attività e nelle sue dimensioni.
Le più importanti forme di impresa collettiva non societaria sono:
- le associazioni, la presenza di uno scopo associativo di tipo ideale e il divieto di distribuire eventuali avanzi di gestione tra i soci non impediscono la possibile qualificazione come impresa di un’attività esercitata da questi enti, che abbia tutte le caratteristiche già viste;
- i consorzi con attività esterna, organizzazioni istituite da più imprenditori per la disciplina o lo svolgimento in comune di determinate fasi delle rispettive imprese;
- i Gruppi Europei di Interesse Economico (GEIE), organismi di servizio introdotti da un regolamento comunitario analogo al consorzio e dal quale si differenzia soprattutto per il fatto di non essere riservato ai soli imprenditori, ma a qualsiasi operatore economico;
- l’impresa coniugale, istituti di diritto di famiglia che contraddistingue le aziende costituite dopo il matrimonio e gestite da entrambi i coniugi che siano in regime di comunione legale.
Non è un ipotesi societaria perché a questo istituto si applicano le ben diverse norme previste per il regime di comunione legale dei beni tra i coniugi.

Tratto da DIRITTO COMMERCIALE di Stefano Civitelli
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