Gli elementi accidentali dell'accordo
Gli elementi accidentali dell'accordo
Il ricorso agli elementi accidentali (ripresi dalla disciplina civilistica) offre una maggiore flessibilità alle soluzioni adottate per soddisfare i diversi interessi. Esse sono:
_ condizione;
_ termine;
_ modus (più facilmente utilizzabile). La terminazione giusta sarebbe onere modale.
Essi si traducono in un obbligo, alla cui osservanza è tenuto il destinatario dell'accordo, nonché la p.a. agente.
Gli elementi accidentali integrano lo schema pattizio svincolandolo dai tradizionali modelli provvedimentali tipici (decadenza del mito della tipicità del provvedimento amm.).
L'odierna espansione dell'autonomia contrattuale ha sconvolto la distinzione tra gli elementi essenziali ed accidentali del contratto: questa osservazione può essere riproposta a maggior ragione per l'accordo, le cui clausole accessorie vanno ben al di là delle corrispondenti figure privatistiche.
Con l'onere modale viene sensibilmente modificato lo schema dell'accordo.
Secondo l'art. 1358 c.c. le parti devono tenere un comportamento secondo i canoni della buona fede oggettiva (correttezza e lealtà).
L'inosservanza del dovere di buona fede, per chi è gravato da un onere modale, non può essere sanzionata in forma specifica (come invece è previsto per la condizione, che si considera avverata, quando è mancata per causa imputabile a chi aveva interesse contrario al suo avveramento).
La sorte dell'accordo dipende dalla natura accessoria o essenziale del suo elemento accidentale.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Beatrice Cruccolini
[Visita la sua tesi: "La commercializzazione a distanza di servizi finanziari ai consumatori"]
- Università: Università degli Studi di Perugia
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto amministrativo
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