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IVA: le operazioni assimilate ed escluse alle prestazioni di servizi

Anche per quanto riguarda le prestazioni di servizi, l’art. 3 d.p.r. 633/72 prevede una serie di fattispecie di assimilazione e di esclusione.
Qui, però, sono riscontrabili in molti casi evidenti collegamenti tra assimilazioni ed esclusioni in quanto entrambe mirano, il più delle volte, a chiarire la portata del precetto normativo: si pensi, a titolo esemplificativo, alle previsioni che riguardano i diritti d’autore le quali, per un verso e in via generale, assimilano alle prestazioni di servizi tutte le operazioni che ne formano oggetto e, per altro verso, considerano escluse dall’imposizione e quelle poste in essere direttamente dagli autori, da loro eredi o legatari.
Sempre in chiave chiarificatrice, sono assimilate alle prestazioni di servizi alcune operazioni le quali, in assenza di siffatta previsione, potrebbero dar luogo a dubbi in ordine alla loro qualificazione alla stregua di cessioni o prestazioni di servizi, quali in specie: le concessioni di beni locazione, affitto o noleggio, la somministrazione di alimenti o bevande e le cessioni di contratto di ogni tipo ed oggetto.
Si precisa che la preoccupazione del legislatore di dirimere possibili dubbi interpretativi è tutt’altro che un problema di astratta qualificazione di fattispecie.
Infatti, sebbene sia le prestazioni di servizi che le cessioni di beni rientrino nel campo di applicazione del tributo, il relativo regime impositivo si diversifica sotto molteplici aspetti, in particolare per quanto riguarda il luogo di svolgimento della prestazione e il momento di effettuazione dell’operazione, nonché per le aliquote stabilite in riferimento a ciascuna delle due specie.

Tratto da CONCETTI SUL DIRITTO TRIBUTARIO E SULL'IVA di Stefano Civitelli
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