I costi pluriennali: le spese incrementative
Le spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione possono essere patrimonializzate, incrementando così il “costo fiscalmente riconosciuto” dei beni cui si riferiscono.
Quelle non patrimonializzate dovrebbero essere distinte in costi pluriennali e costi annuali, a seconda che incrementino o no la vita del cespite.
Il legislatore fiscale ha però semplificato la materia, forfetizzando la quota deducibile nell’esercizio in cui le spese sono sostenute (5% del costo complessivo dei beni materiali ammortizzabili); l’eccedenza, invece, è ammortizzabile per quote costanti nei cinque esercizi successivi.
Sono invece deducibili nell’esercizio in cui sono sostenute le spese di manutenzione c.d. “in abbonamento”, ossia le spese dovute in base a contratti di manutenzione.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto Tributario, a.a. 2008/2009
- Titolo del libro: "Manuale di diritto tributario" di P. Russo e "L'imposta sul valore aggiunto" di F. Padovani
- Autore del libro:
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