Gli enti di tipo associativo e gli enti (commerciali e non commerciali) non residenti
Gli enti di tipo associativo
Particolari disposizioni sono dettate per gli enti di tipo associativo, che il legislatore tributario non definisce limitandosi a prendere in considerazione la loro attività interna (ossia rivolta agli associati), al fine di escludere, ove presenti determinati requisiti, la qualifica di attività commerciale.
Le condizioni, che rendono non commerciale tale attività, sono due:
a. deve trattarsi di attività interna, rivolta cioè agli associati e partecipanti;
b. non deve essere retribuita con corrispettivi specifici.
Particolari regole sono previste per le associazioni politiche, sindacali, religiose, assistenziali, culturali, sportive dilettantistiche, di promozione sociale e di formazione extrascolastica.
Per tali associazioni, anche le attività svolte verso corrispettivo non sono commerciali, ma si richiede che siano svolte in diretta attuazione degli scopi istituzionali.
Gli enti (commerciali e non commerciali) non residenti
L’ultimo gruppo di soggetti passivi dell’IRES è rappresentato dagli enti non residenti (società ed enti di ogni tipo), che sono tassati solamente per i redditi prodotti in Italia.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Stefano Civitelli
[Visita la sua tesi: "Danni da mobbing e tutela della persona"]
- Università: Università degli Studi di Firenze
- Facoltà: Giurisprudenza
- Esame: Diritto Tributario, a.a. 2008/2009
- Titolo del libro: "Manuale di diritto tributario" di P. Russo e "L'imposta sul valore aggiunto" di F. Padovani
- Autore del libro:
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