Definizione di universo nel "De natura deorum"
Ora utilizza i versi di Arato per descrivere l'universo. Può un uomo sano di mente ritenere che tutto sia prodotto da scontri fortuiti di corpuscoli? Poi si vede la stabilità e coesione del mondo che ci testimonia che è adatto a permanere, siccome le sue parti si tengono in piedi da sole...tendendo tutte verso il centro. Così anche il mare. Nella parte eterea abbiam poi le stelle rotonde che si muovono, di sostanza ignea, alimentate dai vapori di terra, mare ecc...da qui alcuni dissero che ci sarebbe stata la conflagrazione del mondo quando esaurita l'umidità la terra non potrebbe esser alimentata e l'aria non potrebbe levarsi al cielo... Poi vediamo dalle piante, dagli animali, quanta razionalità vi sia anche nel mondo terrestre...la natura ha fornito a ciascuno ciò che gli serve. Nessun organo è superfluo, come nessun istinto. Poi vediamo come i piccoli abbian istinti..gli uccelli come le gru si muovano a triangolo... Al fine di assicurare l'eternità del cosmo la provvdenza divina è ricorsa a una grande cura per perpetuare le specie di animali e alberi. Sono stati dati loro espedienti per farli generare, desiderio di accoppiarsi et similia.. Insomma da ogni punto di vista si arriva alla conclusione che tutto in questo mondo è mirabilmente governato da un disegno e da un'intelligenza divini per la salvezza e la conservazione di tutti gli esseri.
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Dettagli appunto:
- Autore: Dario Gemini
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Filosofia
- Esame: Teorie della conoscenza morale
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