Definizione di natura per Epicuro ed Aristotele
Punto successivo: dimostrare che tutto è soggetto alla natura e da esso sempre condotto nel migliore dei modi. Ma cos'è la natura in sè? Alcuni la dicono forza irrazionale, Epicuro da il nome di natura a tutto. Ma quando noi diciamo che il mondo sussiste grazie alla natura e da essa è governato, intendiamo con ordine e arte, la natura governa tutte le trasformazioni e i fenomeni in modo mirabile, generando e nutrendo gli esseri. Da esempi vari ricaviamo che il mondo è da essa governato. Se tale meraviglia la vediamo nelle piccole cose figuriamoci nel mondo. Quindi il mondo sarà governato alla natura. Se dunque i prodotti della natura son migliori di quelli dell'arte, e l'arte non fa nulla senza razionalità, neppure la natura la consideriamo priva di ragione. Ma guardiamo la meraviglia dei fenomeni celesti e terrestri: la terra è posta al centro del mondo e circondata d'aria...l'aria circondata da etere...tutto disposto ordinato..come si fa a dire che il mondo è stato prodotto da particelle che si incontrano per caso? Aristotele dice richiamandosi al mito della caverna che se uomini vissuti sottoterra fossero usciti d'improvviso contemplando il mondo ne avrebbero concluso che Dio esiste. Ma l'abitudine assuefà le menti. Come si fa a negare che nei fenomeni celesti vi sia ragione? E qui vien descritto l'universo, col sole che gira attorno alla terra centrale, le stelle erranti e le fisse...
Continua a leggere:
- Successivo: Definizione di universo nel "De natura deorum"
- Precedente: Questione della provvidenza nel "De natura deorum"
Dettagli appunto:
- Autore: Dario Gemini
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Filosofia
- Esame: Teorie della conoscenza morale
Altri appunti correlati:
- La religione cristiana
- Origini greche dell'Esicasmo
- Storia della filosofia
- Il politeismo
- Filosofi dell'età moderna
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Psicologia religiosa: analisi psicologica dell'uomo e del suo rapporto con Dio - Aspetti psicopatologici e autenticità dell'esperienza religiosa
- La domanda fondamentale: ''Perché l'essere piuttosto che il nulla?''
- L'ultimo degli esistenzialisti - Ingmar Bergman e le filosofie del dubbio
- La realtà come errore nella speculazione tragica di Emil Cioran
- Filosofia e Cinematografia
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.