Tipi di corpi celesti nel "De natura deorum"
Ci son 2 tipi di corpi celesti: quelli che si muovono da est a ovest e altri che compiono rivoluzioni sulla stessa orbita, da qui si capisce che il cielo è in rotazione e le stelle si muovono di moto circolare. Il sole muovendosi produce le stagioni e dosa il riscaldamento. Poi c'è il moto delle stelle erranti, che non sono erranti perchè han movimento costante..dai loro movimenti nasce il grande anno (concetto stoico = ritorno alla fine di un ciclo accompagnato da palingenesi) che si compie quando i pianeti han terminato il loro corso e son tornati allo stesso punto.Il pianeta più vicino alla terra è Venere. Le stelle fisse mostrano la stessa razionalità e saggezza. La loro rivoluzione è giornaliera, concorde e regolare..han le proprie sfere separate dal contatto con l'etere. Dunque nel cielo non vi sono caso, deviazione, imprevisto, ma ordine assoluto, regola, sistema, e ciò che è privo di tali caratteristiche si trova vicino alla terra sotto la luna. Zenone definisce la natura un fuoco abile che procede in modo sistematico con la generazione. La natura è abile perchè ha un metodo e una regola da seguire. Essa è anche artefice, badando a tutti i bisogni. Così tutta la natura del mondo ha moti volontari, impulsi e appetiti che i greci chiaman hormaì, e compie azioni conformi a essi. Poichè tale è la mente del mondo si può chiamarla prudenza o provvidenza: essa provvede anzitutto a far permanere il mondo e non fargli mancar nulla. Gli dei quindi han aspetto bellissimo, risiedono nella regione più pura del cosmo e si muovon per moti regolari.
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Dettagli appunto:
- Autore: Dario Gemini
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Filosofia
- Esame: Teorie della conoscenza morale
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