Lotte sociali e ascesa del fascismo in Italia. PPI e PSI
Società: lotte sociali e ascesa del fascismo
Qual'è la situazione dell'Italia finita la guerra?
Disagio economico: grandi gruppi industriali in difficoltà senza commesse belliche, da riconvertire. L'Italia deve vendere il debito pubblico per coprire le emissioni di carta moneta (gold standard). Compenetrazione nella finanza. Contrasto verso i lavoratori.
E' lo Stato che deve intervenire ma ha i problemi appena detti.
Il Governo Italiano aveva anche promesso una riforma agraria (2° promessa).
C'è malcontento. Operai licenziati con le riconversioni. La classe operaia è grande e con coscienza di classe. Prime occupazioni delle fabbriche. Quando i contadini tornano dalla guerra occupano le terre. Primi consigli di fabbrica (tipo i soviet a Mosca e S.Pietroburgo). Timore di una rivoluzione marxista. Lo Stato italiano mostra debolezza e incapacità, non dà vita a governi stabili e con maggioranza parlamentare. Come mai?
Perché nel frattempo in Italia erano nati i partiti di massa: prima il PPI (poi DC), il PSI (poi PSI e PCI). Nelle elezioni questi partiti ottengono un ampio consenso. Nel 1914 c'è il suffragio maschile. Non c'è più sinistra e destra storiche. Ci sono ceti politici di proprietari e aristocratici. Ma nessuno riesce ad avere la maggioranza assoluta.
Chi se ne avvantaggia?
Una figura forte politicamente che dice che rappresenta stabilità e sicurezza: Mussolini, che non proveniva dai proprietari terrieri o aristocratici o finanzieri, ma dal PSI rivoluzionario. Nasce il movimento fascista con scontenti, reduci non inseriti, violenti, che contestano le lotte sindacali anch'esse violente. I prefetti non intervengono e lo Stato resta a guardare. Un clima che rafforza il movimento fascista perché l'unico che si contrappone al fronte di una rivoluzione comunista
È la guerra che completa lo sviluppo industriale dell'Italia. Si è visto come la guerra favorisce lo sviluppo del settore metalmeccanico e chimico oltre a quello aeronautico, settori che nel precedente decollo industriale avevano un po' sofferto. Si erano invece sviluppati i settori tessili mentre ad esempio il chimico che era un settore trainante in Germania era stato appositamente tenuto un po' indietro.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Barbara Pavoni
[Visita la sua tesi: "L'evoluzione della valutazione nel pubblico impiego"]
- Università: Università Politecnica delle Marche
- Facoltà: Economia
- Docente: Augusto Ciuffetti
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