Dall'artigianato alla grande industria in Italia nel 1800
DALL'ARTIGIANATO ALLA GRANDE INDUSTRIA
Dinamiche di sviluppo industriale
L'Italia era in ritardo rispetto alla Germania a Francia e Inghilterra.
Da quale momento allora parte lo sviluppo?
Non ci sono inchieste, indagini complete ma diverse e non confrontabili. Infatti una del 1876 escludeva settore chimico, meccanico, minerario. C'erano trasformazioni di agricoltura e tessile. Nel 1895-1903 ci fu una grande indagine statistica di Prefetti sulle Province. Il Ministero non riesce a sintetizzare. Il primo vero censimento della popolazione è nel 1911 a primo decollo già avvenuto. Non sappiamo come ci si è industrializzati. Altre fonti furono i primi scioperi, rapporti. Manca però un quadro unitario. Anche le prime grandi esposizioni (fiere di Firenze nel 1861, Milano nel 1881, Torino nel 1911) diedero informazioni.
Subito dopo l'Unità, l'Italia è scarsamente industrializzata. I successivi 20 anni furono di forte crescita con un unico mercato nazionale.
Ci fu una crescita lenta che si intensifica negli anni 1880 interrotta poi per la crisi a metà degli anni 1880 e fino alla metà dei 1990 per arrivo dei grani americani. Ci fu una crisi economica che anticipava il 1929.
Ci fu anche una crisi del settore creditizio (anche per scandali per speculazioni) come ad esempio la Banca Romana che concedeva prestiti per canali politici.
Dal 1896 si apre una nuova fase espansiva che dura fino al 1908-1910 e fu forte (tranne una flessione nel 1907). Fino insomma alla 1° guerra mondiale. L'Età Giolittiana.
Lo sviluppo è visto in diversi modi:
Rosario Romeo (anni 1860) sostiene che durante l'Unità d'Italia c'è stato un accumulo di ricchezze dovute allo sviluppo agrario che sono state trasferite nello sviluppo industriale.
I proprietari terrieri investono anche in manifatture ed essi acquistano titoli del debito pubblico → pagano le tasse.
Lo Stato fonda le prime acciaierie a Terni.
Secondo Cafagna e Bonelli siamo negli anni 1870 invece non solo l'accumulazione delle ricchezze avviene ai tempi dell'Unità ma da più tempo (anche fine 1700) anzi il processi di accumulazione finanzia anche la trasformazione dell'agricoltura di fine 1800. Ad esempio secondo gli storici l'eliminazione delle comunanze non si poteva fare se non ci fosse stata accumulazione.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Barbara Pavoni
[Visita la sua tesi: "L'evoluzione della valutazione nel pubblico impiego"]
- Università: Università Politecnica delle Marche
- Facoltà: Economia
- Docente: Augusto Ciuffetti
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