Modalità di frazionamento ai fini di valutare l'igiene dei prodotti
Gli strumenti impiegati per la formazione del campione devono essere sterili monouso o sterilizzabili con i seguenti metodi:
– Stufa a secco (calore secco) a 160° - 170° per 2 ore
– Autoclave (calore umido) a 121° per 15 minuti
– Sterilizzazione alla fiamma (flambatura) per materiali metallici
– Immersione in alcool e successiva flambatura
– Immersione in acqua bollente per almeno 10 minuti (per bottiglie in vetro)
Nel caso di prodotti confezionati, quando è possibile prelevare confezioni originali non si esegue nessun tipo di frazionamento, quando è necessario aprire una confezione per eseguire il prelievo, si disinfetta con alcool 70° la superficie esterna lasciando poi evaporare, si apre il campione con strumenti diversi da quelli usati per il prelievo.
Per i prodotti non confezionati, gli strumenti da utilizzare e le tecniche di prelievo variano in funzione dello stato fisico del materiale da prelevare e del recipiente in cui è contenuto:
- solido (pinze e forbici, coltelli, seghe, sonde metalliche di vario tipo)
- pastosi (spatole, cucchiai, sonde metalliche a pistone o a cucchiaio)
- gelati (Nel caso di prodotti sfusi, si provvede con spatola sterile ad eliminare una zona superficiale per la profondità di circa mezzo centimetro. Si inserisce la parte metallica della sonda cilindrica, utilizzando l'impugnatura, nel prodotto da prelevare. Con un movimento rotatorio e oscillatorio la si estrae e la
si introduce nel provettone di vetro, che verrà conservato in posizione verticale, nell'apposito supporto ed in ambiente refrigerato sino all'inizio dell'analisi.
- liquido (agitatore con prelevatore, siringhe di vario tipo, mestoli e flaconi comandati da asta metallica. Il prelievo deve essere preceduto da una razionale mescolanza del prodotto, a causa di una possibile stratificazione dei vari componenti. Il prelievo può avvenire mediante una sonda ad immersione dotata di un manico la cui lunghezza consenta l'introduzione sino alla parte centrale della massa liquida e di una valvola di
scarico azionabile o a mano o per contatto con il bordo del recipiente che deve raccogliere il campione. Le capacità possono essere di 2, l0, 50, 100, 250 ml.
Per liquidi densi o poco fluidi è consigliabile la adozione del prelevatore a siringa dotato di tubo di aspirazione maggiorato in acciaio inox. Per il prelievo superficiale ci si
avvale di mestolo in acciaio inox della capacità di 30 ml o 200 ml. Nel caso il prelievo debba essere effettuato a profondità diverse in pozzi o cisterne, si impiegano particolari
«sampler» dotati di congegni che provocano l'apertura del flacone di prelevamento alla
voluta profondità, mediante un semplice «strappo» della fune di supporto).
- in polvere o granuli(cucchiai, mestoli, sonde a più settori, sonde ad ago, sonde con vite senza fine. La sonda a più settori ed è dotata di tre celle disposte lungo il suo asse. La sonda viene introdotta dall'alto verso il basso in modo che la punta possa facilitarne l'introduzione nella massa e raggiunga il fondo. Girando la parte interna della sonda, si provoca l'apertura delle tre celle che si riempiono così di polvere; si chiudono le celle eseguendo l'operazione inversa e si estrae la sonda. Il contenuto delle tre celle viene poi versato, con le cautele del caso, a seconda che si tratti di eseguire analisi chimiche o batteriologiche, in un recipiente e mescolato in modo da ottenere un campione omogeneo e sufficientemente rappresentativo. Disponibile in tre differenti lunghezze: 550, 850 e 1500 mm. Quando si tratta di sacchi di carta e politene, si utilizza la sonda ad ago che dispone di una sola cella di prelievo e la polvere viene raccolta nell'interno del manico; il prelievo avviene forando l'involucro dall'esterno. Ultimato il prelievo, si deve chiudere immediatamente il foro praticato sulla parete del contenitore, applicando un nastro adesivo, per evitare contaminazioni, assorbimento di umidità; ecc. Nel. caso il prelievo venga effettuato in superficie e sia destinato ad accertamenti batteriologici; si avrà cura di eliminare con un cucchiaio sterile lo strato superiore.)
Continua a leggere:
- Successivo: Quantità da prelevare ai fini di valutare l'igiene dei prodotti
- Precedente: Definizione di un piano di campionamento ai fini di valutare l'igiene dei prodotti
Dettagli appunto:
- Autore: Denis Squizzato
- Università: Università degli Studi di Padova
- Facoltà: Agraria
- Corso: Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali
- Esame: Principi di igiene e sanità degli alimenti di origine animale
- Docente: Alberghini
Altri appunti correlati:
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- I cateteri venosi centrali: competenze infermieristiche per la gestione del PICC
- Le politiche strategiche europee di risposta alla crisi pandemica da Covid-19 in chiave comparativa con la realtà asiatica
- Epidemiologia e prevenzione delle infezioni veicolate nelle strutture sportive
- Chirurgia bariatrica: una nuova frontiera contro l'obesità
- Governo dell'epidemia e linea della razza
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.