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La Carta Europea per il diritto allo studio dei minori malati

20 maggio 2000

Viene approvata a Barcellona, durante l'Assemblea Generale dell'Associazione Europea dei Pedagoghi Ospedalieri (HOPE), la «Carta Europea per il diritto allo studio dei minori malati in ospedale o a domicilio».
Essa statuisce che:
«Tutti i minori malati hanno diritto a proseguire gli studi sia in ospedale che a domicilio.
L'obiettivo dell'insegnamento ai minori malati è di assicurare loro la continuità scolastica al fine di reintegrare ciascuno nel suo status di alunno.
La scuola in ospedale struttura la comunità dei bambini e/o adolescenti e normalizza la vita quotidiana. Le attività scolastiche sono organizzate in classe, sia in gruppo che individualmente, o presso il letto.
L'insegnamento in ospedale o a domicilio deve rispondere ai bisogni e alle capacità del minore, in collaborazione con la scuola di appartenenza, per agevolare il suo reinserimento.
Lo spazio destinato alla scuola, l'ambiente e il materiale scolastico devono essere adeguati ai bisogni dei minori malati. Le nuove tecnologie (tecniche di comunicazione) devono anche essere utilizzate per evitare l'isolamento del minore.
L'insegnamento va oltre lo stretto programma ministeriale e include argomenti relativi alle necessità specifiche del minore malato.
Le metodologie devono essere diversificate.
Gli insegnanti che lavorano in ospedale o a domicilio devono essere qualificati e ricevere una formazione permanente.
Gli insegnanti ospedalieri fanno parte a pieno titolo dell'équipe multidisciplinare e sono riconosciuti come referenti scolastici. Sono anche il raccordo tra la realtà ospedaliera del bambino e la sua scuola di appartenenza.
I genitori sono informati del diritto allo studio per i loro figli malati, dell'andamento del programma educativo e sono considerati partners responsabili.
L'allievo è considerato una persona a pieno titolo, il che implica il segreto professionale e il rispetto delle sue convinzioni».

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