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I Nazionalsocialisti vincono le elezioni in Germania
In Germania si svolgono le elezioni volute da Papen. Tutta la campagna elettorale è stata accompagnata da manifestazioni ed episodi di violenza senza precedenti nella breve storia della repubblica. Alle violenze verbali degli alti dirigenti nazionalsocialisti durante i comizi si sono affiancate le provocazioni e i disordini di piazza istigati dalle SA.
I risultati delle elezioni confermano in gran parte le aspettative. Rispetto a quelle precedenti, tenute nel 1930, i nazionalsocialisti raddoppiano i propri voti, portando al Reichstag 230 deputati (37,3%) e risultando così il più forte gruppo parlamentare. La Spd perde circa tre punti in percentuale (21,6% invece del 24,5% del 1930), acquisendo 133 seggi. Una parte dei suoi voti finiscono nella Kpd che conquista 89 seggi passando dal 13,1% al 14,4%. Tengono bene il Centro e la Bvp con un miglioramento dal 14,8 al 15,7 (da 87 a 97 seggi). La vera sorpresa è il crollo, pressoché totale, dei partiti borghesi, costituiti dai tedesco-nazionali, Dvp, il partito dell'economia, Ddp ed altre piccole formazioni. Questi, che solo nel 1930 possedevano il 29,3% dei voti, ora se ne ritrovano appena l'11%. E' evidente che i voti perduti dai partiti borghesi hanno rinforzato la schiera nazionalsocialista, che ora non può più nascondersi.
Da qualsiasi punto di vista si vedano queste elezioni, quello che subito si può notare è la dura sconfitta che subisce Papen. Il cancelliere ha sciolto il parlamento per ottenerne uno che rispondesse meglio ai suoi scopi; ma se si confronta il nuovo parlamento con quello che egli stesso ha sciolto in giugno, non si può non accorgersi che la sua situazione è notevolmente peggiorata. Infatti i risultati delle elezioni hanno sconvolto i piani di Papen e Schleicher. La socialdemocrazia che è stata tanto brutalizzata in Prussia mantiene bene le posizioni, così come il Centro non esce assolutamente danneggiato dall'estromissione del suo maggiore rappresentante dalla carica di cancelliere. Se si tiene conto che i comunisti ottengono un rilevante successo, è chiaro che le vicende vanno diversamente da come se le aspettavano gli uomini di governo. Comunque il progetto di tenere sotto controllo la Nsdap è saltato, in quanto a questo punto Hitler difficilmente si accontentaterà di una posizione subordinata. Certo che una Nsdap forte sarebbe stata gradita a Papen, ma con un tale terremoto i nazionalsocialisti non possono più essere trattati come strumenti passivi al servizio del governo, della Reichswehr e degli ambienti agrari e industriali.
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