Norme primarie e norme secondarie
NORME PRIMARIE E NORME SECONDARIE
Tutte le norme presenti nell’ordinamento parafrasabili nei termini di dover essere sono norme primarie: si rivolgono principalmente agli operatori del diritto (“se X allora Y”). Non importa quale sia la formulazione linguistica di una norma all’interno di un ordinamento giuridico, quella norma può essere comunque cambiata in termini di “dover essere” senza mutare il significato (Kelsen è un positivista monista). Sono enunciati prescrittivi.
Per il normale cittadino raramente è necessario conoscere la norma in queste forme: deve conoscere le cose vietate e le cose permesse. Per il normale cittadino quindi sono importanti le norme secondarie. Non sono norme prescrittive nel senso in cui lo sono le norme primarie: le norme secondarie descrivono le primarie (è un enunciato descrittivo, non una norma). Data una norma primaria ci possono essere più norme secondarie che si riferiscono ad essa. Questo perché le norme secondarie sono enunciati descrittivi di enunciati prescrittivi. Le norme secondarie sono metalinguistiche (non descrivono stati di cose, ma entità logoidali: le norme).
Per es. “Se fumi allora devi essere multato” (norma primaria) → “Vietato fumare”, “No fumo”,.. (norma secondaria).
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Dettagli appunto:
- Autore: Francesca Morandi
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Giurisprudenza
- Corso: Giurisprudenza
- Esame: Filosofia del diritto
- Docente: Prof. Andrea Rossetti
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