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Come nasce il problema organizzativo


L’organizzazione nasce per effetto della divisione del lavoro che crea attività specializzate, che si sono dimostrate più produttive delle attività generiche.
Le attività specializzate consentono di accedere a:
° Economie di specializzazione
° Economie di apprendimento
° Economie di scala produttive, che permettono di ridurre i costi unitari medi
Quanto più estesa è la specializzazione, tanto più importante è il ruolo del coordinamento e complessi i meccanismi da utilizzare.
Forme di coordinamento:
* Mercato: mano invisibile del mercato, attraverso il meccanismo dei prezzi vengono coordinate le attività di tanti singoli produttori specializzati, che operano in modo indipendente.
* Gerarchia: mano visibile del management, coordina e riporta a unità le attività specializzate raccolte nell’organizzazione interna.
* Convenzioni: modalità di coordinamento di attività, individuali o di gruppo, separate e specializzate, diversa dal mercato e dalla gerarchia
L’economia delle convenzioni mira a esplorare una pluralità di forme di coordinamento alternative al mercato e una pluralità di criteri di valutazione che permettono di esprimere giudizi sulla qualità dei beni o servizi scambiati, sulla affidabilità dei soggetti che partecipano allo scambio e sulla qualità di chi scambia, anticipando le possibili azioni altrui.
Le organizzazioni sono sistemi di azioni coordinate tra individui e gruppi con preferenze, informazioni, interessi e competenze differenti.
Paradigma strategia-struttura: una volta definita la strategia da parte dell’imprenditore o della coalizione di comando, sarà costruita la struttura più adatta a implementarla (approccio lineare)
In situazioni di ambiente complesso e variabile, l’approccio lineare non è più praticabile; strategia e struttura si influenzano reciprocamente, ed entrambe sono esposte alle influenze dell’ambiente (approccio interdipendente).
Approccio evolutivo: l’organizzazione è collocata in un contesto sociale, istituzionale e politico più ampio, che include l’insieme di regole, convenzioni e sistemi di sanzione storicamente definiti, che fondano le relazioni tra attori. Permette di cogliere anche i processi di trasformazione delle forme istituzionali e dell’organizzazione.
Variabili dell’ambiente:
* Mercati: luoghi fisici dove s’incontra la domanda e l’offerta per realizzare scambi di beni o servizi contro un corrispettivo in denaro, prezzo di mercato; sono regolati da norme giuridiche o da usi e costumi che ne definiscono il funzionamento.
* Tecnologia: insieme dei saperi scientifici e tecnici applicabili a processi di trasformazione fisica, spaziale e temporale dei materiali, delle informazioni e quindi all’interazione tra l’uomo e la natura.

* Istituzioni: complesso di valori, norme, consuetudini che con varia efficacia, definiscono e regolano durevolmente, in modo indipendente dall’identità delle singole persone, i rapporti sociali e i comportamenti reciproci dei gruppi sociali e della società nel suo complesso. Le istituzioni sono quindi apparati normativi che regolano e prescrivono le forme di comportamento e di condotta a seconda delle situazioni.

GLI ATTORI

Le organizzazioni sono agite da individui i cui comportamenti sono mossi da sentimenti, pulsioni emotive, razionalità, bisogni, desideri.
Un individuo può essere ricondotto a categorie generali che comprendono un grande numero di soggetti che condividono alcuni tratti comuni, comportamenti, obiettivi, cultura. Si parla di attori sociali, economici, politici. Un attore è tale quando è possibile definirlo in termini di identità, autonomia, ruolo stabilità.
L’approccio psicologico privilegia l’attore individuale, quello psicosociale pone rilevante attenzione ai gruppi, ai comportamenti collettivi, alle relazioni intra e inter gruppi.
L’approccio economico privilegia l’attore individuale che viene assunto con una visione semplificata della sua psicologia, delle sue motivazioni, della sua razionalità.

LE RELAZIONI

Le strutture sono degli artefatti costituiti da regole, procedure, relazioni contrattuali, sociali e affettive, ruoli e funzioni, relativamente stabili, che hanno lo scopo di regolare i rapporti tra gli individui e di coordinarne le attività per il raggiungimento dei fini dell’organizzazione e degli individui. Hanno un duplice ruolo, quello di gestire la complessità rendendola, attraverso la scomposizione dei problemi, affrontabile anche con i limiti cognitivi e computazionali degli individui e quello di attenuare il conflitto e controllare l’incertezza per i singoli membri.
L’organizzazione non è altro che la scelta delle strutture e dei sistemi operativi che governano, stabilizzano e regolano le relazioni.

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