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L'Oggetto Dinamico per Bonfanini


L’oggetto si distingue in dinamico e immediato: l’Oggetto Dinamico (esterno, non immediatamente presente) motiva il segno che istituisce l’Oggetto Immediato che è efficiente e si propone in maniera presente al soggetto attraverso; il Ground. Il ground è una componente elementare del significato, una qualità, il rispetto cui si farà riferimento in quella determinata occasione, ed è tra tutti i caratteri generali dell’oggetto, quello che è stato scelto per mettere a fuoco l’oggetto. L’Oggetto immediato è il risultato, l’oggetto come viene rappresentato dal segno in un dato momento, selezionato dal ground che è stato selezionato. Mentre il ground serve a distinguere l’Oggetto Dinamico dall’Oggetto Immediato, la nozione di Interpretante serve a stabilire la relazione tra representamen e Oggetto Immediato. Dato che il concetto di “segno” si allarga inoltre a qualsiasi tipo di testo, il concetto di rinvio e di traducibilità si estende anche alle vere e proprie traduzioni da una lingua all’altra, ma anche alle transcodifiche ovvero alla tradizione da un codice all’altro o ancora alle catene associative in cui l’ultimo segno è dettato dal precedente ed è a sua volta stimolo per uno successivo.

Tratto da SEMIOTICA E COMUNICAZIONE di Niccolò Gramigni
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