QUINTO CRITERIO: DIMENSIONE ISTITUZIONALE
È il criterio più complesso da analizzare. Le istituzioni internazionali sono insiemi di norme, principi, regole, procedure decisionali sui quali convergono le aspettative degli attori in un dato settore istituzionale. Ma in un sistema anarchico il problema di avere aspettative verso gli altri è fondamentale e le istituzioni cercano di mettere un freno a questo problema. Nel sistema politico internazionale il ruolo delle istituzioni è fondamentale ma c’è un nodo teorico da risolvere un nodo teorico -> la compatibilità tra istituzioni e anarchia. Essi sono infatti opposti; Waltz risolve il paradosso sostenendo che le istituzioni non funzionano, esse sono più che altro una maschera. Anche gli idealisti appoggiano la tesi dell’incompatibilità -> se si vuole l’ordine tale incompatibilità deve essere superata uscendo dall’anarchia e dando spazio alle istituzioni.
In realtà l’dea dell’incompatibilità è fragile e rozza: vi sono enormi esperienze storiche che dimostrano che contesti anarchici possono avere istituzioni -> ad esempio Europa fine ‘800 inizio ‘900 contesto privo di governo, ma ci sono regole prese sul serio dagli attori.
Schmitt/scuola inglese/Bull -> muovono dal presupposto che l’anarchia non è disordine ma tessuto di istituzioni.
Schmitt -> può essere considerato realista perché afferma che comprendere una realtà politica significa comprendere il conflitto. Qualunque dimensione diventa politica nel momento in cui diventa conflitto. Una chiesa non è un gruppo politico ma se riesce a scatenare una guerra di religione diventa un gruppo politico. Per Smith è una falsità che le istituzioni siano una invenzione novecentesca. Le istituzioni si susseguono continuamente e la storia moderna è la storia delle istituzioni. La loro funzione è di razionalizzare e umanizzare la violenza, caratteristica dell’anarchia che non si può cancellare ma che si deve confinare. Le istituzioni sono confinate in uno spazio definito (Europa) .
Bull+Scuola Inglese -> è il British Committee -> esperienza storica ben definita, fine anni ’80, anni particolari per la storia britannica perché l’Inghilterra perde lo status di grande potenza egemonica. Due temi di riflessione:
1) Rapporto Occidente-Mondo;
2) Natura della convivenza internazionale moderna.
-> contesto internazionale anarchico dominato da paura, insicurezza e possibilità di errore.
Per Bull il punto di partenza è rappresentare la politica internazionale come un sistema in cui gli attori sono consapevoli. La politica internazionale a volte è solo una rete di interdipendenze, ma in altre circostanze matura in una vera e propria società interstatale con valori e interessi comuni -> Europa Occidentale. Quando matura la consapevolezza sociale nascono anche le istituzioni specifiche di questa società. La comunità internazionale non è un sistema, è qualcosa di più, c’è un senso di appartenenza. Le tracce dell’esistenza del sistema sono le interdipendenze economiche-diplomatiche, le tracce della società sono le istituzioni. Rapporti tra sistema e società -> non ci può essere una società internazionale dove non c’è già un sistema internazionale. C’è una sorta di rapporto di causalità tra di essi. Problema dell’ambiente: è necessario inventare norme comuni -> non si può sfuggire all’interdipendenza ambientale e quindi più un rapporto si rivela obbligato, più nasce l’incentivo a costruire regole comuni, cresce l’interesse a rendere tale rapporto tollerabile attraverso le norme. Quando gli stati sono rinchiusi in un recinto da cui non possono uscire e ne sono consapevoli nasce l’incentivo a costruire regole comuni da prendere sul serio. La norma ha in sé un potere che potrebbe rivelarsi distruttivo: ciascuna violazione spacca l’ordinamento intero, non si viola una sola norma, ma anche la credibilità, viene meno la reputazione. -> non ci può essere società senza sistema, ma ci può essere sistema senza società.
Può anche accadere che la convergenza tra sistema e società si spezzi. In uno stesso contesto storico i confini del sistema e quelli della società possono non coincidere (stato canaglia=fa parte del sistema ma non della comunità).
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Dettagli appunto:
- Autore: Alice Lavinia Oppizzi
- Università: Università degli Studi di Milano
- Facoltà: Scienze Politiche
- Corso: Scienze Internazionali e Diplomatiche
- Esame: Relazioni Internazionali
- Docente: Prof. Colombo
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