Differenze tra vecchie e nuove istituzioni
Esiste un rapporto tra consolidamento dell’istituzione e trascorrere del tempo. Quelle odierne sono più recenti quindi meno consolidate.
Tutte le istituzioni primarie prevedono la sovranità dello stato, quelle nuove, nate nella seconda metà del ‘900 si consolidano quanto più gli stati sono disponibili a cedere la loro sovranità. Le istituzioni odierne hanno bisogno dell’erosione della sovranità. L’Onu non funziona perché gli stati non sono disposti a cedere abbastanza la sovranità.
Le istituzioni primarie si fondavano sul valore della visione pluralistica, quelle odierne su un modello di convivenza diverso, definito cosmopolitico, in cui il pluralismo politico degli stati più che un valore è un problema.
Lo sviluppo di queste nuove istituzioni ha costituito un declino o uno sviluppo della società?
a) Visione positiva -> lo sviluppo delle nuove istituzioni è un progresso assoluto -> viviamo in un ordine nuovo grazie ad una serie di nuove norme che rendono la convivenza internazionale più ordinata;
b) Visione negativa -> (Schmitt) Ricostruzione catastrofista del progresso, come la storia non di uno sviluppo, bensì di uno sradicamento istituzionale: le guerre totali del ‘900 sono una pietra tombale sulla vita istituzionale del ‘900.
c) Bull -> ‘900 come declino istituzionale, ma anche come tentativo di risposta a questo declino. Istituzioni nuove che fanno fatica a farsi prendere sul serio, che non sono in grado di vincolare il comportamento degli attori a causa del loro debole grado di consolidamento che le rende vulnerabili sul lato del potere.
Le nuove istituzioni non si limitano ad essere costituite sulla base delle vecchie istituzioni, ma presentano anche assetti istituzionali e principi diversi -> questo ne limita il consolidamento perché i diversi assetti non riescono a coesistere.
Quanto pesano le istituzioni in un contesto anarchico?
a) per i realisti come Waltz in un contesto anarchico le istituzioni non contano nulla; ma è una risposta forzata, esse non sono inutili nonostante i loro limiti;
b) ogni istituzione ha una funzione e persino lo stato più forte non è disposto a soverchiare le decisioni internazionali.
c) Le istituzioni esistono e sono prese sul serio; influenzano gli attori nei loro calcoli.
d) Anche quando queste istituzioni non contano, esse danno comunque un senso di appartenenza comune, un senso di un tutto diplomatico.
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Dettagli appunto:
- Autore: Alice Lavinia Oppizzi
- Università: Università degli Studi di Milano
- Facoltà: Scienze Politiche
- Corso: Scienze Internazionali e Diplomatiche
- Esame: Relazioni Internazionali
- Docente: Prof. Colombo
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