Necessità e modalità del 'salto del pensiero'
Si può giungere a questo cammino solo compiendo un salto (Sprung) del pensiero che ci conduca «senza ponti, cioè senza la continuità di un avanzamento progressivo, in un altro ambito e in un altro modo del dire». Il atto che non vi sia un avanzamento progressivo, che nessun ponte possa congiungere il pensiero della tradizione, giunto ormai al suo compimento, e la nuova modalità del pensare configurabile solo a partire dal salto, non significa rigettare completamente il pensiero occidentale. Tale salto, infatti, si configura sempre come un balzare via (Ab-Sprung) dall’ambito di pensiero che ha costituito la linea guida della filosofia occidentale: «ciò da cui il salto del pensiero balza via non viene, in tale salto abbandonato; al contrario, soltanto a partire dal salto, l’ambito da cui spiccare il balzo (Absprungbereich) risulta individuabile, e in un modo diverso che in precedenza. Il salto del pensiero non lascia dietro di sé ciò da cui esso balza via, ma, anzi, se ne appropria in modo più originario. Da questo punto di vista, il pensiero, nel salto, diviene pensiero rammemorante (Andenken), non di qualcosa che è genericamente “passato” (Vergangenes), ma del “già stato” nel senso più proprio (das Gewesene). Intendiamo con questo la raccolta di ciò che, per l’appunto, non passa, ma è per essenza (west), e cioè perdura (währt), concedendo (gewährt) visioni nuove al pensiero rammemorante. In ogni “già stato” si cela un concedere i cui tesori spesso rimangono per lungo tempo sottoterra, ricchezze che tuttavia pongono sempre di nuovo il pensiero rammemorante di fronte a una fonte inesauribile»1. È dunque in questa «fonte inesauribile» costituita dal pensiero occidentale, nel «già stato» di questa tradizione, che si celano nuove forme del pensare, nuovi modi di intendere ciò che si è compreso in maniera univoca. Così si giustifica il riferimento ai grandi autori del passato quali Eraclito, Aristotele, Leibniz e Kant: è rileggendo le loro opere, s-velando il loro senso implicito, che si prepara il salto in una nuova contrada del pensiero.
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Autore:
Carmine Ferrara
[Visita la sua tesi: "Il problema del male e del nulla nel ''De casu diaboli'' di Anselmo d'Aosta"]
- Università: Università degli Studi di Salerno
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Corso: Filosofia
- Esame: Filosofia teoretica
- Docente: Francesco Tomatis
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