Articolo 6: Dio non fa nulla di "straordinario"
Siamo soliti dividere le azioni di Dio in ordinarie e straordinarie, ma è bene tener presente che Dio non fa nulla al di fuori dell’ordine generale dell’universo. Esistono nell’universo delle verità eterne (quelle matematiche, che Leibniz definisce “verità di ragione”, verità, apodittiche, necessarie il cui contrario è impossibile, pena la contraddizione) cui l’operare di Dio si conforma necessariamente. Ciò che passa per straordinario è tale solo rispetto a qualche ordine particolare stabilito dalle creature. In altre parole, i miracoli non sono altro che sospensione delle “massime subordinate”, delle leggi della fisica, che vengono stabilite dagli uomini sulla base dell’osservazione della natura. Per questo motivo, nell’universo non vi è assolutamente nulla di irregolare, ma tutto è ordinato secondo ragione. Quando un fenomeno è piuttosto complesso, esso sembra non essere sorretto da alcuna regola. In realtà la regola che lo governa è solo più complessa e più difficile da rinvenire per il limitato intelletto umano: «Se qualcuno tracciasse una linea continua che sia ora dritta, ora curva, ora d’un’altra natura, è ancora possibile trovare una nozione o regola, o equazione comune a tutti i punti di detta linea, in base alla quale proprio quei mutamenti si debbono verificare».
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Autore:
Carmine Ferrara
[Visita la sua tesi: "Il problema del male e del nulla nel ''De casu diaboli'' di Anselmo d'Aosta"]
- Università: Università degli Studi di Salerno
- Facoltà: Lettere e Filosofia
- Corso: Filosofia
- Esame: Storia della filosofia
- Docente: Gabriele Perrotti
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