L’utilizzo delle capacità assegnate nel trasporto ferroviario
Una volta assegnata, la capacità non può essere trasferita ad altra impresa ferroviaria: la sanzione per la violazione consiste nell’esclusione da una nuova assegnazione durante l’orario di servizio immediatamente successivo; è vietato qualsiasi genere di transazione avente oggetto tracce ferroviarie. Per garantire che un’impresa ferroviaria non richieda capacità che poi non USA, è previsto che il gestore dell’infrastruttura possa imporle di rinunciare alla capacità se non è stata effettivamente utilizzata, per un periodo di almeno un mese, al di sopra di una soglia minima. Il gestore però non può imporre tale rinuncia se il ridotto utilizzo della capacità deriva da fattori di carattere non economico al di fuori del controllo dell’impresa ferroviaria, come incidenti o impedimenti tecnici (il gestore deve adoperarsi per ripristinare la situazione di normalità, provvedendo se fosse il caso a ritirare senza preavviso le tracce assegnate per il tempo necessario all’eliminazione delle situazioni di fatto), punendo quindi solo l’inefficienza o comportamenti strategici finalizzati ad ostacolare l’accesso alla rete ferroviaria da parte di altri vettori concorrenti.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Elisabetta Pintus
[Visita la sua tesi: "L'individuazione di nuovi segmenti turistici: ''il turismo danzante''"]
- Università: Università degli Studi di Cagliari
- Facoltà: Economia
- Esame: Diritto dei Trasporti
- Docente: Massimiliano Piras
- Titolo del libro: Diritto dei Trasporti: infrastrutture e accesso al mercato
- Autore del libro: M. Casanova, M. Brignardello
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