La distrazione in psicoanalisi
In una personalità bene integrata ritroviamo che tutti gli elementi del carattere e mentali, affettivi, cognitivi, mantengono un loro posto e una loro funzione durante il corso dell’esperienza: piccole o grandi catastrofi dell’ordine esistente, imposte dal cambiamento e dall’evoluzione, potranno essere utilizzate per ridefinirne la posizione e l’insieme della loro armonizzabilità e continuità. L’attenzione farà da garante.
CC: una giovane paziente, diplomata come fisioterapista, decide di iniziare una terapia per essere aiutata a tollerare l’impatto con alcuni suoi pazienti di una istituzione psichiatrica, specie i giovanissimi con problemi neurologici. Una giovane molto intelligente e con buona identità, dono una precedente analisi e del rapporto con la madre, ormai morta, ma con scarsa capacità di attenzione e tendenza alla fusionalità. Prediligeva rapporti, anche amorosi, con persone che potevano essere quasi inglobate, per timore di rimanere sola e vuota, paralitica come i suoi pazienti. L’analista pensava alla sua distrazione come una continua perdita di pezzi corporei e di pensieri che dovevano essere raccolti e ricomposti continuamente, senza prevedere, a breve termine un miglioramento dell’attenzione.
La distrazione segnala la nostra incapacità a sostenere una relazione con parti di noi, o di chi ce le propone per contrasto o similarità, che non possiamo ammettere in quel momento sulla nostra scena attuale. Le conseguenze di quei fatti che durante la nostra distrazione saranno rimasti incontrollati, non dipenderanno più da noi, ma dalla nostra momentanea rinuncia a conoscerli.
La distrazione, o la perdita di attenzione produce una scena nuova, altra, carica di pericolo e di discontinuità. La distrazione o le sue conseguenze segnalano la presenza di parti non-sé e il soggetto può iniziarne la conoscenza o esserne sopraffatto, o scegliersi di sentirsi duplice, per l’impossibilità a riunire parti troppo diverse, per costume, tradizione, consuetudine.
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Dettagli appunto:
- Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
- Facoltà: Psicologia
- Esame: Psicologia clinica
- Docente: Marinelli
- Titolo del libro: Sentire. Saggi di psicoanalisi clinica.
- Autore del libro: Marinelli S.
- Editore: Borla
- Anno pubblicazione: 2000
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