Le istituzioni di governo contemporanee e i loro antecedenti
Negli attuali regimi liberal democratici il governo è l’insieme composto dal capo del governo e i vari ministri, e tutti gli altri apparati burocratici e amministrativi, come i consiglieri e i burocrati.
Analizzando lo sviluppo storico del governo si deve mettere a fuoco il passaggio dai regimi monarchici a quelli liberal democratici. Alla base di questo troviamo due grandi processi: l’accentramento politico (il cui esito sono gli stati nazionali sovrani) e il mutamento delle basi di leggitimità delle istituzioni di governo (il cui sbocco sono è la democrazia rappresentativa). Il fattore chiave di questa trasformazione è lo sviluppo dei grandi apparati burocratici centrali dello stato moderno e il mutamento delle basi di legittimità delle istituzioni di governo. L’unione tra monarchia e burocrazia promuove lo sviluppo dell’apparato amministrativo consentendole di assumere una legittimità tecnico-funzionale.
Questa relazione tra monarchia e apparato amministrativo ha determinato una specializzazione funzionale in dicasteri. I capi di tali strutture burocratiche sono i ministri che con il duplice ruolo di consiglieri del sovrano ed esecutori delle sue decisioni nel campo di loro appartenenza, compongono il nucleo del governo. La struttura del governo è quindi un sistema di relazioni bilaterali tra monarca e singoli ministri.
Ma la struttura cambia ulteriormente con l’emergere dei parlamenti. Distinguiamo quindi due fasi di cui la prima è quella della monarchia costituzionale, nella quale esistono due centri autonomi di legittimazione: la monarchia e l’assemblea rappresentativa. Il governo il governo è conteso tra due forze e sottoposto a una duplice responsabilità, verso il sovrano e verso il parlamento.
Il principio della responsabilità collettiva si afferma quando il parlamento comincia ad esercitare un controllo sull’amministrazione e sui ministri e il governo per ottenere il consenso ha l’esigenza di fare fronte comune. L’affermarsi del primo ministro come elemento dirigente e unificante del governo è da mettere in relazione con lo sviluppo della collegialità.
La fase della monarchia parlamentare si caratterizza per il dislocamento del governo verso la sfera parlamentare fino ad arrivare ad una vera e propria simbiosi, nella quale il governo si identifica con la maggioranza parlamentare.
Successivamente l’evoluzione delle istituzioni di governo è legata agli sviluppi del potere democratico rappresentativo, dove sono rilevanti i rapporti con i partiti, e alle trasformazioni della funzione di governo con la crescita del governo come istituzione, passando da piccoli governi con pochi ministri a governi con decine di ministri e altre figure importanti.
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Autore:
Marco Cappuccini
[Visita la sua tesi: "La comunicazione commerciale, ovvero come battere Berlusconi alle prossime elezioni"]
- Facoltà: Scienze della Comunicazione
- Esame: Scienza politica
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