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Il governo Inglese del 1600


L'assolutismo era nato come reazione alle spinte centrifughe feudali e di ceto, tentativo di soluzione della questione religiosa, sforzo di concentrazione delle attività economiche ed estensione di potere in funzione della lotta per l'egemonia tra le potenze europee. Fu dunque un sistema che non coincideva con una dittatura d'emergenza ma un sistema di continuo allargamento delle competenze statali allo scopo di risolvere i problemi sopra elencati.
Tali problemi in Inghilterra o non esistevano o erano marginali, dunque l'assolutismo in senso continentale qui non aveva alcuna ragione d'esistere. Con la fine della Guerra delle Due Rose il feudalesimo era uscito debole e dissanguato; il problema religioso era stato risolto a monte dalla monarchia; l'economia non era fortemente compromessa da guerre civili ed egemoniche. Dunque la necessità di un forte governo monarchico non era tale da diventare l'unico argomento di azione politica.
Gli anni del 1640 – 1660 segnarono la fine dell'Inghilterra del Medioevo e dei Tudor. Lo Stato che Thomas Cromwell aveva creato nel 1530 – 1540, con il governo centrale capace di governare senza il Parlamento, fu spazzato via nel 1641. Nel 1660 il vecchio Stato fu restaurato solo nei suoi tratti esteriori. Le Prerogative Courts non furono ricostituite e la sovranità del Parlamento e della Common Law non furono messe in discussione. Tassazione, e in generale qualsiasi attività politica era controllata dal Parlamento. Un ambasciatore francese scriveva a Luigi XIV che la Londra di Carlo II era governata da un re che era ben lungi da essere tale.
Potenti uomini locali, come aveva predetto Mazzarino, si coalizzarono per stabilire una feroce attività anti francese in chiave economica. I decenni rivoluzionari (1642 – 1660) completarono l'unificazione dell'Inghilterra. Abolito il Consiglio del Nord e del Galles, conquistate contemporaneamente queste zone realiste, resero possibile l'unificazione del diritto inglese su tutto il paese, fondandolo sulla Common Law. Predominò il dominio economico della city di Londra sui provilegi economici delle corporazioni locali e la diffusione del puritanesimo e delle altre idee di provenienza londinese nel Nord e nell'Ovest.
La Camera dei Comuni diventò rappresentativa nel 1653 per tutta l'Inghilterra e nel 1652, intanto, si unì la Scozia, e nel 1690 terminò di esistere anche il parlamento irlandese. Fra il 1649 e il 1660 la Camera dei Lord venne abolita e i privilegi dei pari furono sospesi. Lo stato feudale declinava ma i pari più ricchi rimasero riciclandosi in redditizie attività affaristiche.
Le vecchie regolamentazioni del diritto di voto vennero rimesse in vigore nel 1659 e confermate alla restaurazione del 1660. Carlo II si concentrò nell'opera di restaurazione delle corporazioni, sempre nell'interesse di una ristretta oligarchia, e Giacomo II cercò di raggrupparle ed influenzarle, pensando che essa fosse la migliore maniera di accattivarsi il Parlamento. Nel 1679 i whigs proposero di ripristinare il diritto di voto solo per coloro che avevano un reddito minimo annuo di 200 sterline, ma nel 1688 non venne più fatto alcun tentativo di riforma elettorale e il nuovo edificio rilevò le vecchie istituzioni. Le oligarchie delle corporazioni subivano pressioni da ogni parte, poiché il loro ristretto elettorato costituiva la base sui cui si innalzava il sistema di corruzione parlamentare del secolo XVIII.
Pare che sotto Carlo II e Giacomo II i whigs avessero quasi sempre maggior sostegno rispetto ai tories, e i whigs favorivano in ogni caso l'allargamento del diritto di voto. Nel 1640 a Windsor il voto fu allargato a tutti gli abitanti. Nel 1661 ristretto ai rappresentanti cittadini, al sindaco e ai balivi. Nel 1679 la Camera dei Comuni whig ripristinò l'allargamento.
Dal 1688 in poi l'Inghilterra fu per le classi proprietarie una società eccezionalmente libera rispetto agli standard europei contemporanei. Si assicurò che da allora in avanti sarebbe stato impossibile governare senza il Parlamento, come avevano fatto sia Carlo II tra il 1681 e il 1685, sia Giacomo II dopo il 1686. Non dovevano esserci più eserciti stanziali, né radicali, né papisti. Nuove applicazioni di mandati come il certiorari e il mandamus, emessi dal Parlamento, nacque a tutela dei cittadini. La stampa era la più libera d'Europa.

Tratto da STORIA MODERNA di Gherardo Fabretti
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